Coda cavallina

Equisetum arvense L.

Tossicità

Nessun aumento provato della frequenza di malformazioni o altri effetti negativi sul feto nonostante il consumo da parte di un gran numero di donne. Mancanza di dati da studi animali.
E' compatibile con l'allattamento al seno.

Nessuna tossicità riportata per gli esseri umani; nonostante una specie vicina (Equistum palustre) sia tossica per il bestiame (bovini ed equini) in grandi quantità, non è stato ancora completamente chiarito quale sia la sostanza responsabile. Il silicio, l'acido aconitico ed un alcaloide (palustrina) furono agli inizi identificati come possibili responsabili, ma poi scagionati. Al momento sembra che la sostanza almeno parzialmente responsabile della tossicità sia la tiaminasi, ma è altamente improbabile che possa rappresentare un problema per l’utilizzo a dosaggio terapeutico negli esseri umani, soprattutto per quanto eiguarda l'assunzione di droga essiccata.

Alcuni autori nordamercani dei primi del 900 avvertono del rischio di tossicità renale (irritazione con sangue nelle urine), cautela non ripresa da autori più moderni (Weiss 1988 ad esempio). E' possibile, ma altamente speculativo, che il potenziale irritante sia legato al silicio.
Alcuni autori suggeriscono di non superare i 50 mg giornalieri di silicio alimentare (Brown 1990), quantità che potrebbe essere facilmente superata con un decotto di coda cavallina, che oltretutto, come visto precedentemente, lo conterrebbe in una forma più biodisponibile.

Il silicio nella forma di silice inalata può portare a lesioni renali (Hotz et al 1995; Giles et al. 1978), ed anche l'acido silicico è considerato un possibile contaminante delle acque potabili (Suslikov et al. 1979).

Nota bene che la polvere, contenente soprattutto silicio inorganico, é più tossica dei decotti o infusi, contenenti soprattutto silicio organico in forma colloidale.

Reazioni avverse
Rare reazioni allergiche in soggetti suscettibili alla nocotina come aptene.


Glossario