Agno casto

Vitex agnus-castus Hausskn. ex Bornm

Farmacologia

    Introduzione

    Le ricerche su Vitex sono iniziate negli anni '30 con gli studi del dottor. Gerhard Madaus, che sviluppò un estratto della pianta (chiamato Agnolyt) che è stato l'oggetto principale delle ricerche farmacologiche su questa specie. E' ormai stato stabilito senza alcun dubbio che le bacche di questa pianta esercitano una definita azione ormonale sull'organismo: il punto di azione è l'asse ipotalamo-pituitaria, con funzione gonadotropica. Aumenta la secrezione di LH con conseguente aumento dei livelli di progesterone, e riduce i livelli di prolattina inibendo il suo rilascio da parte della pituitaria; i principi attivi del Vitex si legano infatti ai recettori dopaminergici D2 (Jarry et al 1994). A quanto pare, il risultato è di tipo regolativo, cioé tende a ristabilire un normale equilibrio tra estrogeno e progesterone.

  • Antimicrobica

    Gli estratti eterici ed etanolici dell'Agnocasto hanno dimostrato attività antimicrobica contro vari ceppi microbici e micotici.

  • Ormonale

    Negli ultimi anni '50, in uno studio su 51 donne con menorragia e ciclo mestruale eccessivamente breve, il 65% di coloro che presero Agnolyt mostrarono dei miglioramenti. Circa il 47% delle donne guarì completamente (le donne oltre i 20 anni mostrarono la frequenza di successo più elevata). In un altro studio con 100 madri in allattamento, le donne che presero il verum risultarono avere un aumento del flusso di latte se comparate con le altre donne che presero il placebo (Mills 1991).

    Studi clinici moderni
    Un gruppo di ricercatori nel 1993 ha cercato di convalidare l'ipotesi dell'azione di Vitex sulla produzione di prolattina, sui livelli di progesterone e sulla lunghezza della fase luteinica. 52 donne con fase luteinica deficiente a causa di una iperprolattinemia latente sono state trattate per 3 mesi con 20 mg die di un estratto di Vitex, o con placebo. I risultati sono stati significativi e presenti solo nel gruppo verum: il rilascio di prolattina si è ridotto in 3 mesi, la fase luteinica ridotta si è normalizzata e i deficit nella produzione di progesterone sono stati eliminati. Il 17-beta-estradiolo è aumentato nella fase luteinica (Milewicz et al 1993).

    Una ricerca ha comparato l'azione dell'estratto di Vitex ad un preparato di già comprovata efficacia per il trattamento della sindrome premestruale: la piridossina (Vit. B6). Questo design è stato scelto per ovviare a problemi di tipo etico, vista la predominaza di sintomi gravi e dolorosi in questa sindrome. I pazienti nel gruppo Vitex (VAC) hanno ricevuto una capsula di Agnolyt© (3.5-4.2 mg) e una capsula placebo al giorno per tre cicli mestruali consecutivi; i pazienti nel gruppo piridossina (B6) hanno ricevuto una capsula placebo bid nei giorni 1-15 e una capsula B6-HCL (100 mg) bid nei giorni 16-35. L'efficacia è stata valutata utilizzando il questionario PMTS modificato da Steiner, sui cui risultati sono state basati i test di significatività. Valutazioni secondarie sono state effettuate utilizzando il Clinical Global Impression Scale (CGI), la valutazione rischio-beneficio, l'efficacia valutata dal paziente e l'efficacia valutata dall'investigatore. Dalla valutazione di questi parametri gli investigatori hanno concluso che il trattamento VAC è superiore al trattamento B6 (Lauritzen et al 1997).

    In uno studio randomizzato, in doppio cieco, contro placebo, 38 donne con infertilità, amenorrea secondaria e insufficienza luteinica vennero trattate con un estratto di Vitex (Mastodynon®) a dosi di 60 gtt die per 3 mesi. I risultati, in termini di gravidanze iniziate, furono positivi e significativi, con rari effetti collaterali. Gli autori conclusero che “in donne con sterilità dovuta ad amenorrea secondaria e insufficienza luteinica, il trattamento con Mastodynon® è consigliato per un periodo dai 3 ai 6 mesi” (Gerhard et al 1998).

    Un altro studio ha invece affrontato il problema della mastodinia ciclica premestruale. La ricerca, in doppio cieco con placebo, ha utilizzato un estratto di Vitex a dosi di 30 gtt bid (= 1,8 ml) per 3 cicli mestruali, su donne con almeno 5 giorni di mastodinia premestruale. I risultati sono stati soddisfacenti e significativi e il trattamento ben tollerato (Halaska et al 1998).
    E' chiara ormai l'efficacia di Vitex in casi di PMS, anche se probabilmente trova la sua applicazione più significativa nei casi in cui bassi livelli di progesterone siano associati ad alti livelli di prolattina.

    Nonostante questi dati, i costituenti responsabili di questa attività ormonale non sono stati individuati. Jarry et al e Sliuty et al hanno però mostrato l'attività dopaminergica degli estratti, ed hanno anche dimostrato che i composti si legano ai recettori dopaminergici. Una ricercatrice danese, Janina Sorensen, esperta in particolare dell'olio essenziale di Vitex, porta avanti l'ipotesi che i composti responsabili per l'attività si ritroveranno con ogni probabilità nella frazione a punto di ebollizione più elevato dell'olio essenziale, che fino ad ora non è stata identificata, e che consiste del 10-20% dell'olio essenziale totale.

    Siamo quindi nell'ordine delle speculazioni, ma è molto probabile che alla fine non si scoprirà un unico composto con attività progestogenica, bensì una complicata influenza mediata da recettori, o una sinergia tra diversi componenti. Questo anche alla luce del fatto che l'estratto non solo eleva i livelli di progesterone, ma sembra anche in grado di bilanciarli.
    Il Vitex dovrebbe essere preso di mattina appena svegli, quando l'asse ipotalamo-pituitaria è più attivo, e probabilmente è più efficace se preso solo nella fase luteinica.


Glossario