Altea comune

Althaea officinalis L.

Etnobotanica

La maggior parte delle Malvaceae è stata usata come cibo, e gli autori classici menzionano questa famiglia a questo riguardo.
I romani consideravano un piatto di altea come una prelibatezza. I cinesi usano delle malve come cibo, e Prospero alpino scrisse nel 1592 che una malvacea era utilizzata dagli egiziani come alimento. L'Althea è stata usata come cibo d'emergenza in Siria, Turchia e Grecia dalle popolazioni povere o diseredate per sopravvivere in tempo di carestia.

Orazio e Marziale fanno menzione alle proprietà lassative dell'Altea e Virgilio racconta dellapreferenza delle capre per le sue foglie. Dioscoride la desscrive come rimedio e come ornamento per le tombe degli amici.
Plinio dice: "Chiunque assuma un cucchiaio di Altea rimarrà libero da tutti i malanni che dovessero visitarlo per quella giornata.

“Introdotta in Europa nell’Alto Medio Evo (812 AD). promosso da Carlo Magno, cresceva bene nelle marcite salmastre di Saragozza, sulle coste della Francia Meridionale e nelle terme saline dell’Europa Centrale” (Fluckiger & Hanbury 1885)

Ancora nei primi decenni del secolo scorso i farmacisti francesi e britannici preparavano una pasta (Patè de Guimauve) come rimedio emolliente ed antinfiammatorio per problemi bronchiali, tosse ed afonia.

Priest & Priest descrivono l'Altea come un “demulcente calmante indicato per stati infiammati ed irritati delle mucose. Particolarmente utile per gli anziani con condizioni di flogosi cronica del tratto gastrointestinale o genitourinario”. Danno inoltre le seguenti indicazioni: “disordini respiratori acuti, gastroenteriti, ulcere peptiche, cistiti, uretriti, glossiti e faringiti, emorroidi infiammate, ferite infiammate, scottature, ulcere crurali, ascessi, foruncoli, ulcere”.


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