Angelica

Angelica archangelica L.

Etnobotanica

L'Angelica è forse una delle piante medicinali più antiche, conosciute ed utilizzate e, come attesta il suo nome, è stata considerata una pianta che proteggeva contro il contagio, insuperabile per “purificare il sangue” e per curare ogni possibile malattia, dolori e veleni. E' molto utilizzata ed apprezzata dai Lapponi (è indigena della Lapponia), sia come pianta medicinale che come condimento.
Negli Stati Uniti i medici Eclettici del '900 consigliavano l'utilizzo delle radici, masticate o usate in infuso caldo, per stimolare e rilassare lo stomaco e beneficiare la pelle, con una lieve influenza sui reni; usate anche per rimuovono flatulenze e gonfiori addominali, ma controindicate in caso di infiamamzione acuta.
Sempre gli Eclettici ci dicono che i semi possiedono proprietà simili alle radici ma sono più diaforetici. Un decotto caldo di semi è un rimedio popolare negli Stati Uniti usato per la ritenzione della placenta e amenorrea a seguito di malattie da raffreddamento. La tintura dei semi è stata usata per tosse spasmodica ed è utile in combinazione a nervini antispasmodici.

In Europa i fusti vengono conservati e usati come cibo e come stimolante gastrico. La radice fresca, quando viene spezzata, secerne un fluido aromatico mielato. La pianta è infatti molto usata come ingrediente di liquori e confetture.


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