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Bixa orellana L.

Etnobotanica

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La pianta viene ampiamente utilizzata in tutto il continente sud e centroamericano. L'utilizzo del pigmento sembra risalire agli antichi Maya che lo impiegavano come colorante alimentare, corporeo e per le arti figurative e tessili (Corner 1952, Menninger 1967).

La pianta viene però utilizzata anche a scopo medicinale. In genere le indicazioni comuni più importanti si possono così riassumere:

semi = antidissenterici, afrodisiaci, antipiretici, astringenti, diuretici (Ramirez et al 1988)
foglie = malattie della pelle, problemi digestivi, epatiti e disordini epatici (Duke e Vasquez 1994).


Altri usi tradizionali
La resina viene usata come gomma, le fibre della pianta per costruire cordame, l'essudato mucillaginoso del picciolo, macerato in acqua, viene usato per trattare la congiuntivite (Leung & Foster 1999)

Corner (1952) e Menninger (1967) danno informazioni più dettagliate sull'utilizzo della pianta nelle tribù delle foreste pluviali .

Piura: infuso di giovani butti come antidissenterico e afrodisiaco, astringente, per problemi cutanei, febbri ed epatiti. Foglie per problemi cutanei, disordini epatici ed epatiti, come afrodisiaco e antidissenterico, antipiretico e digestivo.

Cojedes: Fiori in infuso come purga e per eliminare il catarro dei neonati. Semi come espettoranti. Radici digestive e antitossive.

In Ecuador è molto utilizzata dalle varie tribù (Cafan, Quechu, Siona, Shuar e Waoroni, in Bolivia dalla tribù dei Chacebo e in Venezuela dalla tribù dei Panare. In Perù la tribù dei Bora (Bennet 1992) la usa come cicatrizzante e antisettico vaginale, come lavaggio per infezioni cutanee, e per problemi gastrici ed epatici.

Nella medicina popolare del Brasile i semi vengono utilizzati come afrodisiaci, per punture di insetti, per faringiti e bronchiti. La bixina viene utilizzata per avvelenamenti da idrocianato.

Le foglie (ricche in terpeni), sono usate anche in caso di emesi gravidarum mentre la radice è considerata un moderato digestivo, lassativo e diuretico.
La pianta intera viene utilizzata in genere per pirosi e problemi di stomaco causati da cibi piccanti.

In Colombia viene considerato un afrodisiaco

In Messico ha moltissimi utilizzi: mal di testa, antidoto per veleni, afrodisiaco, diuretico, antidissenterico, antiepilettico, antipiretico, rimedio per problemi cutanei, astringente e rimedio per scottature, antigonorroico, antiinfiammatorio, antimalarico, refrigerante, repellente per insetti, stomachico.

Ad Haiti l'utilizzo tradizionale è come antipiretico e come repellente per insetti.

Alle Hawaii viene usato come depurativo per stomatiti e come stimolante per astenia e giramenti di testa (svenimenti)

A Trinidad e Tobago Lans e collaboratori (2000) descrivono un utilizzo etnoveterinario della Bixa orellana (la polpa interna dei baccelli) per il trattamento di disordini cutanei nei cani.
Per gli uomini viene invece usato per dissenteria, influenza, ittero, oliguria e malattie veneree.

Applicazioni e dosaggi tradizionali
Infezioni, lesioni o infiammazioni della pelle, punture di insetto: macerare 9-12 foglie contuse per tutta la notte (oppure tutto il giorno al sole) in 1 litro di acqua, e applicare alle lesioni il materiale vegetale, oppure usare l'acqua come lavaggio.

Infezioni vaginali: macerare 9-12 foglie contuse per tutta la notte in 1 litro d'acqua. Usare come lavanda antisettica e vulneraria.

Epatite: bere mezza tazza di decotto delle foglie 2-3 volte al giorno

Nausea e vomito: bere una tazza di infuso di 3 foglie 3 volte al giorno

Dissenteria e diarrea: bere a piccole dosi un bicchiere di infuso di 3 foglie in un giorno.

Ematemesi: bere un decotto fatto sobbollendo 3 foglie mature in 3 tazze di acqua, per 10 minuti

Gonfiori e rigonfiamenti: usare le foglie per balneoterapia

Minzione difficile: bollire 9 capsule in 3 tazze dia cqua per 10 minuti e berne 3 tazze al giorno prima dei pasti


Glossario