Annato

Bixa orellana L.

Farmacologia

    Farmacodinamica
    Altre attività

    Salicilato, acido elllagico e cianidina presentano tutti attività pesticida (Duke 1992a) ma non sembra esserci alcuno studio specifico su questa attività. Bixina, crocetina, acido ellagico, salicilato e cianidina (Duke 1992a) sono tutte sostanze attive come antiossidanti. Gupta (1995) cita attività antisecretoria gastrica, inibitrice della prostaglandino sintetasi e uterotonica in modelli animali.

    Valore alimentare

    Nonostante il livello elevato di proteine (13-17%) il valore e la qualità nutritiva dei semi di Bixa orellana non sono molto elevate, a causa delle deficienze in aminoacidi, in particolare metionina, isoleucina, leucina, fenilalanina e treonina, e della cattiva digeribilità delle proteine stesse (Bressani et al 1983)

  • Antibatterica

    Radice estratto idroalcolico: S. typhi
    Una tintura (50% alcol) di corteccia di Bixa orellana è stata testata per l'attività in vitro su ceppi di Neisseria gonorrhoeae isolati da pazienti sintomatici e ha dimostrato una buona attività (zona di inibizione > 9mm) (Caceres et al 1995)
    Estratti alcoolici del frutto e della foglia di Bixa hanno mostrato attività in vitro su Escherichia coli e Staphylococcus aureus (George & Pandalai 1949) e Salmonella typhi (Gupta 1995).
    Estratti etanolici di foglia e corteccia si sono dimostrati variamente attivi contro C. albicans, A. flavus, E. flocosum, M. gypseum, T. rubrum e T. vaginalis; l'estratto di radiceha mostrato attività contro S. typhi (Caceres 1995)
    L'acido ellagico e il salicilato sono antibatterici ed antisettici (Duke 1992a)

  • Antimalarica

    Un estratto di Bixia orellana è stato testato per la capacità inibitoria della polimerizzazione dell'ematina, un nuovo test proposto per la valutazione dell'attività antimalarica di vari estratti naturali. L'estratto ha dimostrato di inibire la polimerizzazione a più del 70% (a 2,5 mg/ml) ma non ha mostrato alcuna attività nei test classici su (in vitro) ceppo F32 (clorochino-sensibile) e D2 (clorochino-resistente) di Plasmodium falciparum e (in vivo) su P. berghei. Sembra quindi prematuro trarre delle conclusioni cliniche da questi risultati, vista anche l'incertezza sulla validità del nuovo test proposto (Baelmans et al 2000)

  • Antinfiammatoria

    Freise (1936) raccomanda un unguento a base di resina di Icica icicariba DC. (Protium icicariba Marchand, fam. Burseraceae) e pigmento di Bixa come utile applicazione preventiva contro l'irritazione da contatto con alcuni legnami (tipo Tabebuia Gomes spp., fam. Bignoniaceae).

  • Antivelenosa

    L'estratto di foglie e ramoscelli di Bixa orellana è stato testato in modelli animali per valutarne la capacità di inibire l'azione emorragica (Otero et al 2000a). e l'effetto letale (Otero et al 2000b) del veleno del serpente Bothrops atrox. Quando l'estratto è stato preincubato con il veleno prima di venire iniettato id (subdermica) l'azione antiemorragica è stata del 100% e l'estratto ha mostrato una neutralizzazione parziale delle dosi subletali di veleno. Quando l'estratto è stato somministrato indipendentemente (prima o dopo) dal veleno, per via orale, subdermica o endovenosa, l'azione antiemorragica è calata al 25%, mentre ha mantenuto una significativa capacità neutralizzante contro gli effetti letali

  • Dermoprotettiva

    L'olio di annatto è emolliente e l'elevato contenuto in carotenoidi assicura proprietà antiossidanti e forse qualche protezione dai raggi UV. Per queste sue caratteristiche viene utilizzato in cosmesi, per assicurare attività antiossidante ed un ricco e caldo colore aranciato.

  • Enzimatica (inibizione della aldoso reduttasi)

    L'estratto acquoso a caldo e quello acetone-etere di Bixa orellana hanno dimostrato una attività inibitrice della aldoso reduttasi (l'estratto acquoso particolarmente forte), e la isoscutellarina sembra essere il composto responsabile per parte di questa attività . (Terashima et al 1991). Anche l'acido salicilico e l'acido ellagico mostrano attività inibitrice della aldoso-reduttase (Duke 1992a)

  • Ipoglicemizzante

    Un estratto cloroformico di semi (dose 1 grammo) ha mostrato attività ipoglicemica nel cane (Morrison e West 1985; Thompson et al 1989; ma vedi tossicologia)

  • Miorilassante

    Un estratto acquoso delle radici ha mostrato attività ipotensiva e mioirilassante in modelli animali (Gupta 1995)


Glossario