Astragalo

Astragalus membranaceus (Fisch. ex Link) Bunge

Farmacologia

    Altre azioni

    La betaina è un antigastritico ed epatoprotettivo. La formononetina è un antiulcera.
    La formononetina è un antiulcera, un preventivo tumorale, è estrogenica, ipocolesterolemica ed ipolipidemica. Il GABA è un analettico, anticefalgico, diuretico, ipotensivo e tranquillizzante. La isoliquiritigenina è un antiaggregante, antidepressivo, antidiabetico, antiulcera, preventivo tumorale, inibitore MAO e spasmolitico.

  • Adattogena

    L'Astragalo in vitro aumenta la crescita, il metabolismo e la longevità delle cellule testate, abbassando il consumo di ossigeno nei mitocondri ed aumentando la tolleranza delle cellule allo stress. A livello orale in modelli animali l'Astragalo aumenta la concentrazione di cAMP dopo 2 settimane di trattamento. Sempre in modelli animali, il decotto per os aumenta la performance di apprendimento e memoria, migliora la durata del sonno ed ha effetti tranquillizzanti. In congiunzione con Panax, mostra attività antifatica, probabilmente attraverso un miglioramento del metabolismo energetico; aumenta inoltre il turnover proteico e abbassa i livelli di collagene aortico.
    La somministrazione aumenta il cAMP ematico in soggetti umani sani.

  • Antiossidante

    I flavonoidi, in vitro, dimostrano una attività protettiva sulle lesioni cellulari causate da idrossi radicali, inibisce i lipoperossidi e aumenta l'attività della superossi-dismutasi.

  • Antivirale

    In uno studio clinico aperto su pazienti affetti da epatite virale cronica si è verificato un successo al 70%; i livelli elevati di GPT sono ritornati normali dopo 1-2 mesi di trattamento.
    In uno studio clinico in doppio cieco su 253 pazienti affette da cervicite cronica associata ad infezione virale sono stati comparati tre trattamenti: alta dose di interferone, bassa dose di INF + Astragalo, Astragalo da solo. Mentre l'Astragalo da solo ha dato risultati non significativi, i primi due hanno avuto lo stesso successo. Si suppone quindi che l'Astragalo agisca sinergicamente con INF.
    L'Astragalo ha mostrato una buona attività protettiva contro infezioni virali (parainfluenza virus tipo I, Newcastle virus, coxsackie B2 e B3 virus, Hep B), molto probabilmente non per una azione diretta ma per l'azione immunostimolante e di stimolazione di produzione di INF.

  • Cardiotonica

    Le saponine dell'Astragalo hanno una azione inotropica positiva in vitro, forse attraverso la modulazione della Na+-K+-ATPase. L'estratto acquoso somministrato a modelli animali riduce la crescita della pressione arteriosa e inibisce l'attività della renina. Il composto probabilmente responsabile per l'azione è l'acido gamma amminobutirico.
    In pazienti affetti da angina la somministrazione per os per 2 settimane aumenta l'output cardiaco, mentre per pazienti sofferenti di infarto acuto del miocardio migliora la funzione del ventricolo sinistro ed ha effetto anti-radicali dell'ossigeno.

  • Diuretica

    La somministrazione orale aumenta il flusso di urine e l'escrezione di sodio e dimostra un effetto protettivo contro la nefrite sperimentale riducendo la proteinuria e la nefrosi.

  • Emoreologica

    L'Astragalo mostra, in vitro, un effetto protettivo sulla deformabilità degli eritrociti di pazienti affetti da Lupus eritematoso e di soggetti sani. In vivo, migliora gli indici emoreologici. Da uno studio su modelli si ricava che la pianta riduce la viscosità specifica del sangue e aumenta la viscosità specifica del plasma.

  • Epatoprotettiva

    Le saponine dell'Astragalo sono protettive contro le lesioni epatiche di origine chimica sia in vivo che in vitro. Anche la droga completa mostra attività epatoprotettiva e aumenta l'attività dei lisozomi epatici e della deidrogenasi.

  • Immunostimolante

    In uno studio clinico aperto pazienti con tumore al polmone sono stati sottoposti a radioterapia, chemioterapia, immunoterapia e fitoterapia (Panax fol e Astragalus). I risultati sono stati molto interessanti, con il tempo medio di sopravvivenza per alcuni pazienti che è aumentato di 3-17 anni. In uno studio clinico aperto randomizzato 115 pazienti con leucopenia sono stati trattati con 10 o 30 g di Astragalo al giorno per 8 settimane. Si è dimostrato un aumento del numero dei leucociti per entrambi i dosaggi, in maniera dose dipendente. In uno studio aperto 1000 soggetti proni al raffreddore sono stati trattati con Astragalo per os, per via nasale o in composizione con altri rimedi. Tutti i trattamenti sono risultati profilattici per il raffreddore, con grande riduzione delle recidive.
    L'Astragalo in vitro aumenta la citotossicità delle natural killer cells (NKC) e riduce la soppressione dei macrofagi.
    Le saponine dell'Astragalo (in vitro) stimolano le cellule Natural Killer e la loro attività in caso questa attività sia ridotta a causa dall'assunzione di steroidi.
    L'Astragalo somministrato per via orale ad animali aumenta molte delle variabili immunologiche e protegge contro l'immunosoppressione, aumentando il numero e la funzionalità dei macrofagi e la loro attività fagocitaria.
    Un decotto di Astragalo somministrato a soggetti umani in dosi di 15.6 g al giorno per 20 giorni aumenta la concentrazione di IgM, IgE e cAMP. In soggetti predisposti al raffreddore aumenta la concentrazione di IgA e IgG dopo 60 giorni. Il decotto aumenta l'induzione di interferone (INF) da parte dei leucociti periferici sia al controllo dopo 2 settimane che dopo 2 mesi
    I polisaccaridi dell'Astragalo mostrano una ottima attività immunostimolante in vitro, ma probabilmente di poca rilevanza.


Glossario