Avena comune

Avena sativa L.

Farmacologia

Farmacodinamica

Esiste poca ricerca scientifica su questa pianta.
La presenza di saponine e di alcaloidi giustifica probabilmente alcuni dei benefici clinici osservati, ma i dati farmacologici sono scarsissimi.
La presenza di silice e della frazione colloidale spiegano l’azione protettrice sulla pelle. L’ingestione di Avena contribuisce all’abbassamento della colesterolemia e sembra diminuire la sintesi di prostaglandine.
Non indifferente per l’azione tonica è la presenza di nutrienti essenziali come proteine, carboidrati, vitamine e fibre.
Ma soprattutto importante sembra l’alta concentrazione di composti con struttura steroidea. Questi includono: avenacina; avenacoside; avenantranidi; avenanina; avenico, acido; delta-5-avenasterolo; campesterolo; stigmasterolo; stigmastadienolo; delta-7-stigma-sterolo; brassica-sterolo.
Gli avenacosidi sono strutturalmente molto simili ai ginsenosidi responsabili per l’azione tonica e stimolante del Panax ginseng.
Il delta-5-avenasterolo è anche molto interessante visto che strutturalmente si differenzia pochissimo dal testosterone.
L’avenina, che ha un effetto stimolante a livello neuromuscolare, potrebbe essere almeno in parte responsabile dell’azione dell’Avena sul miocardio e sull’effetto tonificante in convalescenza.
La gramina è un alcaloide indolico ed ha un leggero effetto calmante e tranquillizzante: potrebbe essere il composto responsabile dell’azione anti-insonnia.


Glossario