Chiuri
Diploknema butyracea (Roxb.) H. J. Lam
Etnobotanica
- Rapporto con i Chepang
I Chepang hanno un rapporto particolarmente stretto con l’albero del Chiuri (da loro chiamato Yoshi). Una famiglia è considerata più o meno ricca a seconda di quanti alberi possiede, e il sapere tradizionale sulle tecniche di semina, raccolta dei vari frutti e derivati e loro utilizzo è di grande interesse perché estremamente specializzato e caratterizzato culturalmente. Si può senza dubbio dire che la cultura Chepang sia strettamente associata al Chiuri.
Narra una leggenda Chepang che: “molto tempo fa, una bufala scappò dalla propria stalla di notte e andò a mangiare nel campo di miglio finché non fu completamente satolla. Ma al momento di tornare, dato che era buio, la bufala non riuscì a ritrovare la strada e cadde in un pericoloso precipizio, e vi rimase incastrata a metà strada. Nessuno riuscì ad estrarre la bufala, e quindi ella lì morì. Nello stesso luogo, fertilizzato dalla carcassa, nacque il primo albero di Chiuri”.
Secondo questa leggenda, si possono leggere nel Chiuri le tracce della sua origine: il frutto del Chiuri dà un succo bianco, che è il latte della bufala, e l’olio ottenuto dai semi è il burro di bufala. I piccoli granelli neri che si trovano nel frutto sono il miglio mangiato dalla bufala durante la notte. Ancora oggi i Chepang dicono che il Chiuri è come una “bufala da latte per noi”.
A dimostrazione della profonda conoscenza che i Chepang hanno del Chiuri, basti sottolineare come essi usino almeno 32 nomi diversi per descrivere l’albero a seconda del tempo di fioritura, del colore del frutto, delle foglie, del tronco, dei rami e dei semi, della forma del tronco e dei rami, della dimensione della consistenza, del sapore e dell’odore del frutto, della produttività ed infine della posizione dell’albero stesso nel territorio.
Nettare alimentare, uso medicinale interno ed esterno del fiore e del liquore di fiori.
Il Saccharomyces cervisia è presente naturalmente nei fiori e li rende un ottimo materiale grezzo pronto per la fermentazione alcolica.
I fiori sono inoltre ricchissimi di nettare, che è usato dalle popolazioni locali per fare uno sciroppo molto apprezzato.
E’ una pianta mellifera e le api producono da questi fiori un miele di ottima qualità, usato anche a scopo medicinale per il trattamento dei disturbi dell’occhio.
Concime, pesticida, sostituto del sapone, veleno per pesci, lozione per capelli, mangime dopo la rimozione delle saponine
Il cake grezzo è usato come:
• Concime con proprietà pesticide (date dalle saponine), usato per i campi di riso e per le coltivazioni di banani. E’ però molto povero in azoto (< 4%-5,5%).
• Sostituto del sapone, soprattutto per il lavaggio del bucato.
• Vermicida, nematocida, molluschicida, rodenticida ed insetticida
• Veleno per la pesca, meno tossico dei normali pesticidi utilizzati
• Veleno per lombrichi per prati e campi da golf
• Come componente di mix insetticidi.
• Lozione per capelli in combinazione con Acacia cananna
• Dopo la rimozione delle saponine si utilizza come mangime per bestiame bovino e polli.
I semi sono considerati galattogoghi
CortecciaUsato come veleno per pesci, legna da ardere, farmaco veterinario, rimedio medicinale.
Come rimedio, i Chepang lo usano per reumatismi, ulcera, prurito, gengivite sanguinante, tonsillite, lebbra e diabete
Pali e travi, manici di attrezzi agricoli
RamiLegna da ardere, manici di attrezzi agricoli
LaticePer intrappolare insetti ed uccelli, gomma da masticare
GheeIl grasso ricavato dal seme quando è puro è bianco, di odore e sapore buoni e non irrancidisce facilmente.
Processo di estrazione del ghee
• Raccolta dei frutti maturi
• Eliminazione polpa e lavaggio dei semi
• Essiccazione dei semi al sole
• Contusione e polverizzazione del seme in un piccolo mulino detto dhiki
• Separazione della farina del seme dal guscio
• “Cottura” a vapore della farina (contenente il 52% di grasso)
• La farina viene posta in un cesto di bambù detto pyar , e viene estratta per compressione grazie alla chepuwa, un attrezzo composto di due assi di legno (dette kole) che comprimono il pyar.
• Dalla prima compressione si ricava il 27% dell’olio; il residuo viene nuovamente estratto ottenendo il 10% di grasso.
• Una volta estratto il grasso si raffredda e solidifica
• Il cake (pina) residuo contiene ancora il 15% di grasso.
Il metodo d’estrazione tradizionale, dal punto di vista occidentale, è poco efficiente, dato che lascia nel residuo dei semi circa il 14% del grasso estraibile. Un’ovvia proposta è stata quella di utilizzare dei metodi di spremitura più potenti. Ma la soluzione non è cosi semplice. Una pressione più elevata estrae una maggior quantità di grassi, ma anche una elevata percentuale di saponine, rendendo il grasso non commestibile, di odore molto sgradevole e di colore dal verde al marrone. E’ quindi necessario ripartire dai metodi tradizionali e trovare un compromesso. La spremitura con pressa idraulica può andare bene per la produzione di grasso destinato a successive purificazioni per la fabbricazione di saponi o creme.
Usi tradizionali
Alimentare, medicinale, combustibile per lampade a burro, fonte di acido palmitico, candele, saponi, creme ed unguenti medicali
• Alimentare: usato in cucina in svariati modi, è il grasso più economico sul mercato
• Medicinale: internamente per costipazione cronica e febbre biliare. Rimedio topico per reumatismi, pelle infiammata e secca, lesionata, tenia pedis.
• Combustibile per lampade a burro a scopo religioso: non crea fumo od odori cattivi, la sua luce è molto brillante e la fiamma è di lunga durata.
Usi possibili
• Margarina
• Buona fonte di acido palmitico per l’industria farmaceutica
• Candele
• Saponi, usato al posto dell’olio di cocco
• Creme ed unguenti medicali
• Unito all’Attar per ungere i capelli
Quali sono i punti di interesse del Chiuri nell’ambito di un progetto di sviluppo?
• Importanza economica per i contadini poveri.
• Sostenibilità ecologica: è adattato a terreni non coltivabili e migliora la qualità del suolo.
• Potenziale economico per l’industria nepalese.
• Importanza socioculturale per i Chepang.
Il Chiuri rappresenta ancora una fonte di reddito non secondaria per i Chepang (ed altre popolazioni). E’ normale per ogni famiglia possedere almeno alcuni alberi di Chiuri, da 5 a 10-20 per le famiglie più ricche. Il possesso dell’albero è slegato dal possesso della terra; una famiglia può possedere degli alberi in terreni non propri; questo possesso le dà il diritto di sfruttare per prima gli alberi per la raccolta dei frutti e dei semi, ecc., fino al mese di Saun masanta (metà di luglio), dopo il quale l’albero diviene di proprietà comune e chiunque può sfruttarlo, anche se di solito vi sono accordi interfamigliari per regolare lo sfruttamento (questo tipo di gestione comune dei beni e di modificazione della proprietà è tipico dei Chepang che si distinguono dal resto delle popolazioni nepalesi anche per un ridotto divario tra uomo e donna rispetto ai diritti). L’albero è trattato come un membro della famiglia, e gli alberi della famiglia sono ereditati e divisi in parti uguali tra i membri della famiglia stessa. Il legame con questa pianta è così forte che, quando un albero è malato, viene curato dal guaritore locale proprio come curerebbe un essere umano.
Il ghee derivato dai semi rappresenta la principale fonte di sussistenza per molti Chepang; esso costituisce la principale fonte di grasso alimentare, ed i Chepang preferiscono famiglie numerose anche perché queste significano più mano d’opera per la raccolta dei frutti. La produzione varia da 15 a 60 kg di ghee all’anno, dei quali 3-10 vengono venduti al mercato. La vendita del ghee rappresenta una fonte di sussistenza potenzialmente molto importante per i Chepang. De la Court (1995) ha infatti calcolato che vendendo il ghee la popolazione riuscirebbe a comprare 4 volte la quantità di cereali coltivabili nello stesso tempo. Il problema è che mentre offerta e richiesta di ghee sono sufficienti, i mediatori hanno per molti anni approfittato dell’ingenuità dei coltivatori per aumentare il loro profitto. E’ necessario quindi creare nuove opportunità di incontro saltando i mediatori. E’ inoltre necessario risolvere alcuni gravi problemi legati all’albero stesso.
Alimento, sciroppo per tabacco, liquore fermentato.
Rimedio per bronchite, disordini del sangue, consunzione
Foglia verde: mangime, piatti
Foglia secca: ‘cartina’ per tabacco
Glossario