Consolida maggiore foglia

Symphytum officinale L. (fol)

Farmacologia

Farmacodinamica

La pianta in toto stimola la rigenerazione tessutale ed è antiinfiammatoria, in parte grazie al suo contenuto in acidi fenolici (in particolare l’acido rosmarinico) e in parte grazie al contenuto in allantoina.
La Consolida, somministrata per os ad animali, ha mostrato proprietà vulnerarie e analgesiche.
Ricerche in vitro hanno mostrato una attività uterotonica.
L'allantoina è un proliferante cellulare chemotattico che stimola la rigenerazione di tessuto danneggiato; in particolare stimola l'attività dei fibroblasti, stimola e supporta la produzione di condroblasti per la riparazione delle cartilagini e di osteoblasti per la riparazione delle ossa.
Sempre l'allantoina contribuisce alla dispersione della cheratina che forma placche spesse a livello dermico in eczema e psoriasi.
I tannini contribuiscono a mantenere insieme i lembi delle ferite, contribuendo al processo di cicatrizzazione.
I poliacetileni sono responsabili per l’attività antimicotica.
Molta attenzione si è focalizzata sugli alcaloidi pirrolizzidinici che, in isolazione, sono fortemente epatotossici. Non è ancora chiaro se questi alcaloidi siano tossici nel contesto della pianta in toto, visto che sono presenti in dosi molto piccole e sono spesso assenti dalla pianta secca. Non c'è al momento una evidenza conclusiva che mostri che la Consolida sia stata responsabile di casi di epatotossicità o morte a dosaggi normali, anche se vi sono 4 morti associate in qualche modo.
Sembra che nei casi di risposte epatotossiche alle piante medicinali (Symphytum, Teucrium chamaedris, Dictamnus spp, ecc.) esista uno schema di questo tipo:
a) storia precedente di problemi epatici;
b) epatotossicità alla seconda o susseguente esposizione alla pianta, piuttosto che all'inizio della terapia.


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