Dioscorea selvatica

Dioscorea villosa L.

Farmacologia

Farmacodinamica

La ricerca su questa pianta è piuttosto scarsa, e i dati in nostro possesso derivano dalla ricerca sulle saponine (i costituenti di maggior peso nella Dioscorea) e sulle osservazioni dei terapeuti.

La diosgenina agisce a livello epatico interferendo con l’assorbimento del colesterolo sia endogeno che alimentare, e causa un aumento della sintesi del colesterolo epatico ed intestinale.

La diosgenina accresce inoltre la secrezione di colesterolo nella bile che, insieme al colesterolo non assorbito a livello intstinale, causa un aumento dell’eliminazione del colesterolo per via fecale senza per questo interferire con l’escrezione degli acidi biliari.

Le saponine potrebbero inoltre avere un effetto benefico sulla flora batterica intestinale.

Un’altra azione molto interessante delle saponine ha a che vedere con la loro interazione con il metabolismo steroideo. Il meccanismo di interazione non è ancora stato chiarito del tutto, ma sembra che le saponine steroidee o dei loro metaboliti esercitino effetti estrogenici legandosi ai recettori estrogenici sull'ipotalamo, che sono parte del meccanismo di feedback negativo del controllo estrogenico. Nella donna pre menopausa, l'interazione di questi composti con i recettori sull'ipotalamo o sulla pituitaria sposta l'estrogeno dai recettori ed impedisce il feedback estrogenico. Il corpo "pensa" che i livelli di estrogeno siano più bassi di quello che sono e risponde aumentando FSH e quindi estrogeno. Nelle donne nel periodo peri e post menopausa, la Dioscorea sembra in grado di alleviare i sintomi della riduzione dei livelli ematici di estrogeno. E’ possibile che gli steroidi della pianta si leghino ai recettori ipotalamici per gli estrogeni lasciati vacanti (in questa situazione di bassi livelli di estrogeno endogeno). Dato che alcuni dei sintomi della menopausa (ad esempio le vampate di calore e l'iperidrosi) sembrano esseree iniziati dall'ipotalamo, il legame selettivo può essere sufficente a convincere l’organismo che vi sia più estrogeno nel sangue di quanto non ve ne sia veramente. (L'effetto di feedback negativo non entrerebbe in gioco perché la funzione ovarica é minima nel periodo della menopausa).

La pianta ha una azione antiinfiammatoria a livello locale (intestinale), ed è possibile che questa azione si estenda anche a livello sistemico.


Glossario