Eufrasia

Euphrasia officinalis L. p.p.

Etnobotanica

Pianta abbondantemente citata già nel Medioevo da Santa Ildegarda di Bingen.
Ellingwood la considerava uno specifico per “disturbi irritativi e catarrali; prima di tutto del primo tratto respiratorio e quindi delle mucose della gola e dei bronchi. E' di più immediato beneficio se il muco è fluido ed acquoso (…). E' uno specifico per le condizioni acute delle mucose nasali [con] … perdite fluide, mal d'orecchi, o mal di testa, e specialmente se il dolore è tra gli occhi, in condizioni catarrali acute”. Altre patologie considerate da Ellingwood sono: tosse, ipo- o afonia, catarro a seguito delle malattie esantematiche, congiuntivite catarrale, catarro nasale cronico, influenza e blefarite.
In tempi più moderni Priest e Priest scrivono che l'Euphrasia è “un medio astringente stimolante. Vasocostrittore per la vascolatura delle membrane nasali e congiuntivali. Specifico per le condizioni congestive degli occhi con lacrimazione abbondante”. Condizioni specifiche: blefarite catarrale, rinite, sinusite e congiuntivite. Rinite allergica, starnuti e lacrimazione irritativi.


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