Eufrasia

Euphrasia officinalis L. p.p.

Farmacologia

    Farmacocinetica

    Gli studi sulla conversione della aucubina in aucubigenina e aucubinina A e B mostrano la necessità della presenza di determinati ceppi di batteri intestinali per l'idrolisi (beta-glucosidase batterica) e per l'addizione di azoto (ammoniaca proveniente da Klebsiella spp). In definitiva, sembra che per ottenere il composto attivo sia necessaria una flora batterica intestinale sana.

  • Antimicrobica

    L'aglicone della aucubina, la aucubigenina, possiede una attività antibatterica in vitro (Micrococcus aureus, E. coli, Bacillus subtilis, Mycobacterium phlei). L'aucubina non è antivirale in vitro, ma quando viene addizionata di beta-glucosidase sviluppa una buona attività antivirale contro l'epatite B.

  • Antispasmodica (e antinfiammatoria)

    L'aucubina periacetilata è antispasmodica in vitro e in dosi orali di 100 mg/kg si è dimostrata antinfiammatoria in modelli di infiammazione acuta.

  • Epatoprotettiva

    L'aucubina è epatoprotettiva nei confronti di sostanze come il tetracloruro di carbonio, l'alfa-ammanitina e l'estratto acquoso della Amanita phalloides, anche se somministrata dopo l'assunzione dei funghi. Dato che l'aucubina non ha alcuna azione sul citocromo P450, mentre la aucubigenina lo inibisce, si suppone che l'azione epatoprotettiva sia dovuta proprio all'inattivazione del P450 da parte dell'aglicone liberato nel lume intestinale per idrolisi.


Glossario