Guaiaba

Psidium guajava L.

Farmacologia

    Altre attività

    Oltre alla ovvia azione astringente dovuta alla presenza di tannini, l'estratto idroalcolico (etanolo:acqua = 1:1) della pianta ha mostrato attività antilipolitica in vitro (Mafugama et al 1985.

    L'estratto etanolico (80%) della foglia ha mostrato di ridurre l'attività spontanea del ratto dopo somministrazione orale (Esposito-Avellana e Gupta 1989; Lutterodt e Meleque 1988), e ha mostrato un effetto antinocicettivo ed effetto di prolungamento del tempo di sonno indotto da pentobarbitone in modelli animali (Shaheen et al 2000), suggerendo in generale una azione sedativa sul SNC.
    La pianta ha una attività anti-iperglicemica: sono attivi sia l'estratto idroalcolico (etanolo:acqua = 1:1) (Mafugama et al 1985) che il succo del frutto (Cheng e Yang 1983; Ivorra et al 1989; Hsu e Cheng 1992) con inibizione della glutammato piruvato transaminasi in epatociti di ratto.
    La pianta mostra inoltre una azione antivirale su virus del mosaico del tabacco in vitro (Grainge e Ahmad 1988), un effetto antigonadotropina, una attività anti-HCG, un effetto sul ciclo mestruale e un effetto antitossivo su modelli animali con tosse inditta da capsaicina con preparato somministrato via endovenosa (Jaiarj et al 1999).

  • Attività antiamebica (in vitro)

    L'estratto polifenolico della foglia (Tona et al 1998; Tona et al 2000) e l'estratto acquoso della corteccia (Tona et al 1998; Tona et al 1999) mostrano attività su Entamoeba histolytica.

  • Attività antibatterica (in vitro)

    L'estratto idroalcolico di foglia ha dimostrato in molti studi (Caceres et al 1990; Caceres et al 1991a; Caceres et al 1993a; Caceres et al 1993b; Jimenez et al 1979; Ocana 1989; Lin, Puckree, Mvelase 2002; Vieira et al 2001; Rabe e van Staden 1997; Jaiarj et al 1999) una azione antibatterica in vitro sui seguenti patogeni (in ordine di numero di studi):

    Escherichia coli
    Salmonella tiphi
    Shigella dysenteriae
    Shigella flexneri
    Staphylococcus aureus
    Shigella virchow
    Streptococcus pyogenes
    Streptococcus pneumoniae
    beta-Streptococcus gruppo A

    Lo stesso tipo di estratto si è dimostrato inattivo su Vibrio cholera e su N. gonorrhea (Caceres et al 1993; Caceres et al 1995)
    In un numero più esiguo di studi (Nickell 1959; Gnan, Demello 1999; Tona et al 1999Jaiarj et al 1999) anche l'estratto acquoso di foglia ha mostrato una certa attività antibatterica in vitro, sui seguenti ceppi:

    Staphylococcus aureus
    Sarcinia lutea
    Beta-Streptococcus gruppo A

    Mentre un estratto di tipo non identificato ha mostrato attività su Serratia marcescens e su Proteus mirabilis.

    Oltre alla foglia, anche il frutto e la radice hanno mostrato qualche attività antibatterica in vitro: l'estratto metanolico del frutto acerbo (Ghosh et al 1993) è attivo su Vibrio cholerae e su Shigella spp, mentre l'estratto acquoso della radice ha una non meglio specificata azione antibatterica (Nickel 1959) attribuita ai flavonoidi avicularina, guayaverina e quercetina (Berdy et al 1982; Hui 1955)

  • Attività antidiarroica (Studi clinici)

    Uno studio su due gruppi di pazienti sofferenti di diarrea acuta, uno con soggetti di età inferiore ai 5 anni e il secondo di età compresa tra i 20 e i 40 anni, effettuato utilizzando una preparazione orale di foglie di guayaba comparata ad una sospensione di caolina e pectina ha dato risultati positivi nel 70% dei casi per entrambe le preparazioni (Zolla et al 1988).

  • Attività antidiarroica ed antispasmodica

    L'azione antidiarroica deriva dalla combinazione dell'azione contro i patogeni specifici (vedi azione antibatterica ed in particolare Lin, Puckree, Mvelase 2002; Vieira et al 2001) e dalla presenza di tannini ad attività astringente (Rivas e Miyares 1986) ad azione antisecretoria, antibatterica, chelante e di innalzamento della soglia di sensibilità (azione che riduce la peristalsi). In particolare l'attività antidiarrea viene attribuita alla presenza di flavonoidi (quercetina) ad azione inibitoria della liberazione di acetilcolina, tramite blocco dei canali di calcio o inibizione del sistema enzimatico responsabile per la produzione delle prostaglandine.

    L'estratto acquoso ha dimostrato attività antispasmodica (Tona et al 1999). Cinque glicosidi della quercetina contenute nell'estratto metanolico hanno dimostrato attività antispasmodica ed inibitoria della peristalsi in vitro (Lozoya et a 1990). L'estratto idroalcolico contenente flavonoidi mostra una inibizione tipo morfina della liberazione di acetilcolina in vitro (Lutterdodt 1989).
    L'estratto polifenolico inibisce le contrazioni indotte da acetilcolina e/o soluzione di KCl nell'ileo isolato di cavia, e l'estratto acquoso ha mostrato nei ratti di aumentare l'assorbimento di acqua in una o più porzioni intestinali, e ha mostrato nei topi di ridurre la propulsione intestinale (Almeida et al 1995), dimostrando una generale azione rilassante della muscolatura liscia. Gli estratti alcolici hanno mostrato in modelli animali di diarrea di ridurre l'output e la frequenza fecale, di ritadare la propulsione intestinale, di inibire l'enteropooling indotto da PG-2 (estratto metanolico) e di diminuire il tempo di transito intestinale (estratto etanolico) (Germosen-Robineau 1996).
    L'estratto metanolico del frutto acerbo diminuisce la motilità gastrica in modelli animali, probabilmente attraverso l'inibizione della liberazione dell'acetilcolina nell'ileo (Gosh et al 1993)

  • Attività antimicotica (in vitro)

    Secondo Caceres e collaboratori (Caceres et al 1991b) l'estratto idroalcolico della foglia è attivo, in vitro, su Candida albicans, C. krusei, C. parapsilosis e C. stellatoidea. L'estratto acquoso è efficace su Epidermophyton floccosum (Caceres et al 1991b), su vari fitopatogeni (Grainge e Ahmad 1988) tra i quali Drechslera oryzae, Dysdercus cingulatus, Ustilago hordei e U. tritici; e su Fusarium oxysporium, come foglia fresca, peraltro con azione piuttosto moderata (Singh et al 1994).

  • Attività antiprotozoaria (in vitro)

    L'estratto apolare (diclorometano) della foglia è attivo su Plasmodium falciparum, ed è più attivo dell'estratto polare (metanolo) (Weenen et al 1990; Jimenez et al 1979). Sempre un estratto di foglia, ma di tipo acquoso, si è dimostrato efficace in due studi (Morales 1990) su Trichomonas vaginalis, con una azione attribuita all'acido psidiolico. L'estratto è attivo anche su Mycobacterium phlei (Berdy et al 1982).

  • Azione sulla tricomoniasi

    Una supposta contenente un estratto idroalcolico delle foglie si è dimostrata di efficacia paragonabile al farmaco di riferimento (metrodinazolo) nel trattamento della tricomoniasi vaginale, dopo un periodo di 15 giorni (Martinez 1993).


Glossario