Idraste

Hydrastis canadensis L.

Etnobotanica

L'Hydrastis è stata ed è senza dubbio, insieme all'Echinacea, una delle piante più importanti dell'armamentario terapeutico nord-americano. Veniva utilizzata dai nativi americani come fonte di pigmento naturale e come pianta medicinale per problemi digestivi ed epatici, problemi oftalmici e della pelle (ulcere, infiammazioni, infezioni, acne, eczema), applicazioni che sono valide tuttora. Il primo a sottolineare l'importanza di questa pianta ai coloni fu il Dr. Benjamin Smith Barton, nel suo Collections for an Essay Towards a Materia Medica of the United States, del 1798. Da allora fino ai giorni nostri la pianta è sempre stata una favorita. Bergner (1995 pp. 178-180) ci fornisce una lista completa delle indicazioni che le diverse scuole mediche, dal 1798 al 1982, attribuirono a questa pianta, una lista che comprende tutti i più grandi fitoterapeuti americani, da John King, passando per John Scudder, Finley Ellingwood e Harvey Felter, ed europei, come G. Madaus e Priest & Priest.

Differenti autori sottolineano differenti aspetti dell’attività terapeutica dell’Hydrastis, ma vi è accordo sulla sua importanza come tonico amaro e digestivo e come tonico per tutti i disordini delle mucose, sia in uso interno che esterno; particolarmente interessate sono le mucose degli occhi, orecchie, naso e gola, stomaco e intestini, e vagina. In secondo grado è un tonico epatico ed intestinale.

Un'altra tipica indicazione sono le infezioni, le infiammazioni e i disordini della pelle con componente gastrica o epatica (acne, eczema, ecc.); in questi casi il rimedio viene utilizzato sia esternamente che internamente
In particolare, vediamo le indicazioni di alcuni degli autori tradizionali più importanti.

Harvey W. Felter, nel suo The Eclectic Materia Medica, Pharmacology and Therapeutics (1922) dà le seguenti “indicazioni specifiche”:

“Stati catarrali delle membrane mucose non accompagnati da infiammazione acuta (eccetto che nella otite media acuta purulenta).
Tessuti rilassati con secrezioni profuse di muco-pus tenace, denso e gialliccio o giallo-verdognolo.
Rilassamento e ulcerazione dei tessuti di bocca e gola.
Recupero imperfetto da diarrea o dissenteria con perdite mucose e rilassamento.
Afta, ulcerazione o erosione delle mucose.
Irritazione gastrica atonica.
Irritazione delle mucose, con cattiva circolazione.
Dolore muscolare aggravato dalla pressione.
Emorragie passive dagli organi pelvici.
Dispepsia causata da acqua troppo fredda.
Malattie della pelle che puntano ad una causa gastrica”.

Fyfe, nel suo The Essential of Modern Materia Medica and Therapeutics (1903), fornisce una lista terapeutica meno dettagliata ma che ricalca quella di Felter; egli aggiunge di aver sempre raggiunto buoni risultati in tutti i problemi caratterizzati da condizioni catarrali sub-acute o croniche delle mucose, sia nell'intestino che nello stomaco, vescica, vagina, uretra, utero, bronchi o congiuntiva.

Per Fyfe, l'Hydrastis è alterativa, tonica, diuretica, lassativa, risolvente, colagoga ed antisettica. E' controindicata in caso di infiammazione acuta con arresto delle secrezioni.
In dosi eccessive causa un eccesso di secrezione a livello della bocca e del naso, disturba la digestione e causa costipazione.

Scudder (Specific Medication and Specific Medicines, Fourth Revision. 15th ed. 1903. Reprinted, Eclectic Medical Publications ) riporta che l'Idraste migliora l'appetito e facilita la digestione: ma soprattutto migliora l'irritazione gastrointestinale.

La sua azione topica, ovunque essa venga applicata, è di tipo tonico, migliorando la circolazione e la nutrizione. Viene comunemente utilizzata a questo scopo in malattie della pelle, malattie degli occhi e malattie delle mucose.
Come stomachico e tonico, egli preferisce l'azione della radice finemente polverizzata, come anche le preparazioni più costose. In effetti, nella maggior parte dei casi, preferirei la polvere, in quantità uguali, all'idrastina.


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