Ippocastano

Aesculus hippocastanum L.

Habitat

Endemica
Nativo delle foreste montane dei Balcani, l'Ippocastano è oggigiorno coltivato come albero ornamentale e ombreggiante nelle regioni temperate in tutto il mondo fino a 800 metri. Viene inoltre coltivato per il legname, che viene utilizzato per mobilia, scatole e così via.

In Italia è presente nelle seguenti regioni: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.

Preferisce suoli profondi, ricchi e ben drenati, ma non è troppo delicato e tollera anche suoli più poveri e secchi. Tollera bene posizioni esposte ed inquinamento atmosferico e cresce velocemente.
L'albero è resistente ai freddi in fase di dormienza, ma i butti giovanili in primavera possono essere danneggiati da eventuali ritorni di freddo. I fiori emanano un delicato profumo di miele.
Gli alberi tollerano potature drastiche, e sono proni alla perdita improvvisa di vecchi rami pesanti.
L'albero inizia a fruttificare a 20 anni dalla semina.
La maggior parte dei membri di questo genere sopporta di essere trapiantato anche in età avanzata.

Propagazione
Semi: preferibile seminarli all'esterno o in incubatrici fredde non appena il seme è maturo. Il seme germina quasi immediatamente e deve essere protetto da sbalzi di temperatura e climatici i generale. Il seme è delicato e bisogna assolutamente evitare che si secchi. I semi conservati devono essere macerati in acqua per 24 ore prima della semina e anche così rischiano di non essere viabili. E' preferibile seminare il seme con la cicatrice a faccia in giù. Se state seminando in incubatrice fredda, togliete i germogli ad inizio primavera e piantate all'esterno nella posizione definitiva in estate.


Glossario