Liquirizia comune

Glycyrrhiza glabra L.

Etnobotanica

La Liquirizia è una pianta con una lunga storia ed è famosa sia in Occidente che in Oriente. Viene citata da Teofrasto (IX, 13, 2) come “utile contro l'asma o una tosse secca ed in generale per problemi di petto: amministrata con miele è utile nelle ferite: e possiede la proprietà di calmare la sete se la si tiene in bocca”. Citata anche da Dioscoride (III, 5) e Maimonides, che riporta il suo nome in arabo, Sus.

La pianta viene successivamente menzionata da Trota di Salerno e si trova nella Tavola Salernitana come "diuretico umido". Rufino ci dà il seguente elenco di indicazioni: “buona per tosse e mal di petto (vitium pectoris), calma le asperità di gola e stomaco e mitiga il dolore di reni e vescica. E' un diuretico ed un emmenagogo, guarisce tutti i gonfiori e riduce la febbre”.
Nell'Antidotarium di Magistro Guasparino da Vienexia essa viene utilizzata principalmente come lassativo ma è anche presente in ricette per "umori freddi" o "in eccesso".

"Dal 13o secolo si documenta la sua coltivazione a Bologna, e dal 16o secolo pare inizi la coltivazione in Inghilterra (Gerard?); Saladino nel 15o secolo parla del succo di liquirizia come di un rimedio normalmente presente nelle spezierie italiane. Dorster, in Botanicum (Frankfurt(1540), descrive la produzione del succo mediante contusione e successiva bollitura delle radici fresche. Il Mattioli (1574) fa menzione del succo usato per la manifattura di 'pastilli' in Puglia.” (Fluckiger & Hanbury 1885).

Nella medicina cinese la liquirizia ha carattere dolce e neutrale, entra nel Cuore, nei Polmoni, nella Milza e nello Stomaco. Viene posta tra le piante toniche del qi, ed è utilizzata nelle prescrizioni più di qualsiasi altra pianta, sia per la sua capacità di ""penetrare e circolare il qi in tutti i meridiani e gli organi"" sia per la capacità di moderare l'azione delle altre piante.


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