Menta piperita

Mentha x piperita (L.) Hudson

Raccolta e preparazione

Raccogliere in tarda estate, quando i fusti più grandi sono nella prima fioritura. E’ possibile raccogliere sia i fusti in fiore che quelli non ancora pronti, la quantità di olio essenziale sarà la stessa. Sarà importante invece scegliere piante cresciute in piena luce e preferirle a quelle cresciute all’ombra. Le seconde infatti contengono meno mentolo (acido, esterificato, libero e totale) delle prime.

Il mentolo deriva biogeneticamente dal mentone, formato nei primi stadi di accrescimento da terpeni più semplici attraverso un percorso biosintetico chiamato percorso del mevalonato. In realtà esistono due divisioni del percorso del mevalonato: uno riducente che porta dal mentone al mentolo e uno ossidatico che porta dal pulegone al mentofurano. E’ quindi importante evitare le piante troppo giovani che conterranno alti livelli di pulegone (più tossico) e mentone, come anche quelle troppo avanzate che conterranno troppo mentofurano (odore sgradevole e minori proprietà medicinali). Si è visto che piante di due anni esposte a luce normale contengono un olio essenziale con 51-65% mentolo totale e 11.8% mentone. In termini pratici si potranno raccogliere quelle piante cresciute in una località fresca e umida da agosto a metà settembre, quando il contenuto in mentolo e mentone sarà vicino all’ottimo.

Strappare le foglie e i fiori dai fusti con cautela per non romperli, tagliare i fusti in pezzi più maneggevoli ed essiccare insieme. Se tenute lontano dalla luce e in contenitori a prova d’aria, possono durare non più di due anni.


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