Menta piperita

Mentha x piperita (L.) Hudson

Tossicità

Generalmente considerata non tossica quando utilizzata in infusione.

I dati tossicologici si riferiscono quasi totalmente all’utilizzo dell’olio essenziale.
Tinture ed estratti acquosi non sollevano preoccupazioni ed hanno scarse controindicazioni.
Nessun aumento provato della frequenza di malformazioni o altri effetti negativi sul feto nonostante il consumo da parte di un gran numero di donne. Mancanza di dati da studi animali.

E' compatibile con l'allattamento al seno ma usare cautela

Reazioni avverse: possibilità di irritazione del tratto gastrointestinale in individui sensibili a causa dell'elevato contenuto in tannini.


Olio essenziale
L’olio di M. x piperita causa microlesioni cerebrali dose-dipendenti a dosaggi molto elevati nei ratti (40 e 100 mg/kg, comparabile al consumo di 3-6 grammi di olio essenziale da parte di un umano adulto). A dosaggi ancora più elevati (0.5-2 ml/kg, comparabili a 30-120 ml per un umano adulto, una dose altissima) causa convulsioni, atassia, paralisi e perdita di riflessi nel ratto.
Questa tossicità dipende probabilmente dal contenuto in pulegone e mentone.

L'ingestione dell'olio essenziale ha portato a casi di reazioni allergiche del cavo orale e delle vie respiratorie, e a casi di pirosi gastrica; casi di pirosi anale in caso di utilizzo di capsule gastroresistenti. Il problema viene parzialmente risolto con l'utilizzo di eccipienti atti a ritardare il fliusso di olio.

Questi dati non hanno particolare peso per l’utilizzo esterno di questo olio e per l’utilizzo interno si richiede solo una certa cautela. Diverso il discorso quando esistano problemi particolari. Il mentolo provoca una itterizia neonatale severa in infanti con deficienza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, uno degli enzimi implicati appunto nel metabolismo di questa molecola.

Unguenti contenenti mentolo applicati alle narici di alcuni infanti hanno causato in certi casi apnea e/o collasso. A causa della sua azione antispasmodica, la Menta piperita dovrebbe essere evitata in caso di ernia iatale, perché potrebbe in certi casi peggiorare il riflusso gastroesofageo.

Il mentolo causa la dilatazione dei capillari della cavità nasale dopo l’inalazione.

La somministrazione endovena sembra avere effetto simile sui vasi sistemici; sigarette al mentolo e dolci mentolati hanno provocato casi di fibrillazione cardiaca in pazienti proni a questo problema.


Glossario