Mirtillo americano

Vaccinium macrocarpon Aiton

Farmacologia

  • Batteriostatica

    Gli effetti del succo di Mirtillo sulle infezioni del tratto urinario sono stati studiati negli ultimi 35 anni in maniera sporadica, ed è cresciuta l'evidenza che esso fosse un rimedio per le infezioni ad urine alcaline.
    Le prime ipotesi sull'attività antimicrobica del succo di mirtillo erano che esso rendesse le urine più acide e meno “ospitali” per i batteri. Si pensava anche che alcuni componenti del succo, come i flavonoidi, la frazione volatile, le antocianine ma soprattutto l'acido ippurico, potessero avere una diretta azione antisettica (Leung & Foster). In realtà, l'aumento in acidità risultò troppo lieve per essere efficace, e la concentrazione di acido ippurico rimaneva minima nelle urine.

    Studi più recenti hanno mostrato che l'azione primaria del succo è quella di prevenire l'aderenza dei Gram negativi ('Escherichia coli, Proteus, Klebsiella, Enterobacter, Pseudomonas) alle mucose delle vie urinarie, azione probabilmente mediata da un legame competitivo non specifico delle lectine batteriche da pate di alcune componenti del succo di mirtillo. Per restare nella vescica e sopravvivere all'azione degli antisettici, alla mancanza di nutrienti ed alla accresciuta osmolarità, i patogeni devono rimanere attaccati alle mucose.

    I componenti del succo responsabili sembrano essere due, uno a basso peso molecolare ed uno ad alto peso molecolare. Il primo inibisce in maniera specifica l'aderenza di un ceppo di E. coli tipicamente associato alle infezioni urinarie. Questo composto è il fruttosio del succo e sembra interferire con le lectine specifiche per il mannosio che si trovano sulla membrana dell'E. coli e che si legano ai recettori sulle cellule epiteliali. Il fruttosio non ha però capacità inibitoria sull'altro ceppo di E. coli coinvolto nelle infezioni urinarie. Questo è inibito fortemente dalla componente ad alto peso molecolare (Sobota 1984).

    In uno studio, 60 pazienti (44 donne e 16 uomini) hanno bevuto circa 500 ml di succo di Mirtillo al giorno. Nel 73% dei soggetti si è riscontrata l’eliminazione dell'infezione (Prodromos et al 1968).

    In uno studio più recente 28 degenti di una casa di cura hanno bevuto 120-180 g di succo al giorno per una settimana. In 19 si sono prevenute le infezioni urinarie (Leung & Foster).

    In un altro studio l'ingestione giornaliera di circa 250 ml di succo ha portato ad una inibizione significativa della crescita batterica nelle urine (Avorn et al 1994).

    Il consumo di succo di Mirtillo riduce la quantità di calcio ionizzato nelle urine di pazienti con calcolosi ricorrente di più del 50% (Light et al 1973).


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