Mirtillo nero frutto

Vaccinium mirtyllus L. ( fructus)

Farmacologia

    Farmacocinetica

    Dopo somministrazione orale gli antocianidi vengono assorbiti solo al 5% e dimostrano una biodisponibilità assoluta di solo 1.2%, ma questa concentrazione è sufficiente a raggiungere il livello terapeutico. Il picco ematico si raggiunge in 15 minuti e declina in 2 ore (Morazzoni et al 1991).
    L'azione a lunga durata degli antocianidi, a dispetto del loro rapido declino a livello ematico, si può spiegare con una loro forte affinità per tessuti renali ed epidermici piuttosto che per il plasma (Lietti e Forni 1976).

    Altre azioni

    1. L'estratto aumenta la fagocitosi attiva, la rigenerazione cellulare e l'attività dei fibroblasti (Piovella et al 1981);
    2. Gli antocianidi inibiscono la fosfodiesterase (soprattutto quella retinica) (Pifferi et al 1992);
    3. L'estratto con etil acetato, ed in particolare la frazione esano/cloroformio, aumenta l'espressione dell'enzima epatico chinone ossidoriduttasi, enzima fase II di disintossicazione xenobiotica, che inattiva le forme elettrofiliche dei carcinogeni. E' probabile che le molecole responsabili per questa azione siano le proantocianidine oligomeriche (OPC) (Bomser et al 1995; Bomser et al 1996).

  • Antiaggregante

    Le antocianine esercitano un’azione antiaggregante (Zaragoza et al 1985) e l'estratto di VM è attivo in vitro, in vivo su modelli animali e sugli esseri umani (Pulliero et al 1989). Il possibile meccanismo dell’attività antiaggregante è l'innalzamento del cAMP o una riduzione del trombossano. L'estratto di VM ha dimostrato inoltre di essere un inibitore in vitro della esocitosi indotta dal PAF (Tunon et al 1995).

  • Antiossidante

    Gli antocianidi hanno azione scavenging su anioni superossidi e lipoperossidi, diminuiscono le reazioni cellulari ai composti ossidanti e riducono la perdita di potassio dagli eritrociti causata dai radicali liberi (Momboisse et al 1983; Momboisse et al 1984; Meunier, et al 1989; Maridonneau et al 1982).
    L'estratto non solo possiede un’alta azione antiradicale verso superossidi, ma la sua azione è risultata più potente di quella supposta sulla base del contenuto in antocianidi (Costantino et al 1992). L'estratto acquoso protegge gli LDL dalla ossidazione e l'estratto idroalcolico ha mostrato di inibire la formazione degli ossidi del colesterolo, maggiori responsabili dell'aterogeneticità e citotossicità dei LDL ossidati (Rasetti et al 1996/97).

  • Antiulcera

    Gli antocianidi del VM hanno mostrato di prevenire e curare l'ulcera in modelli animali, aumentando la produzione di mucosa gastrica ma senza interferire con le secrezioni gastriche (Magistretti et al 1988).

  • Collagene, azione sul

    Le antocianine (antocianosidi) e l'estratto di Vaccinium esercitano varie attività sul collagene:
    1. stabilizzazione del collagene (Ronziere et al 1981) attraverso la promozione della formazione di legami incrociati tra le fibre di collagene (Momboisse et al 1983; Detre, et al 1986);
    2. inibizione in vitro dell'attività proteolitica enzimatica e non-enzimatica sul collagene (Momboisse et al 1983; Momboisse et al 1984);
    3. promozione della biosintesi di collagene e mucopolisaccaridi in vivo (Rao et al 1981; Mian et al 1977);
    4. prevenzione del rilascio e sintesi di mediatori infiammatori (Amella et al 1985);
    5. attività antiossidante in vitro, con azione scavenger sui radicali liberi (Costantino et al 1992; Momboisse et al 1983; Momboisse et al 1984) e inibizione della perossidazione dei lipidi (Meunier et al 1989).

  • Miorilassante

    Gli antocianidi sono miorilassanti in modelli animali (Bettini et al 1984; 1985).
    L'estratto di VM riduce i sintomi della dismenorrea (dolore pelvico e lombosacrale, dolorosità mammaria, mal di testa, nausea, pesantezza) (Colombo e Vescovini 1985).

  • Vasotonica

    Gli antociani migliorano i disturbi funzionali dei piccoli vasi e dei capillari, stimolano la riparazione e proteggono i capillari danneggiati in maniera più efficace dei flavonoidi (Bone 1997); il loro effetto nel ridurre fragilità e permeabilità è infatti doppio rispetto alla rutina (Lietti e Forni 1976). Questa azione non è dovuta ad una interazione con mediatori infiammatori.
    Un estratto di VM somministrato per os a dosi equivalenti di antocianine di 180 mg/kg al giorno per 12 giorni ha diminuito la permeabilità della barriera emato-encefalica, della pelle e dell'aorta in modelli animali di ipertensione indotta artificialmente. E' probabile che almeno in parte questa azione sia dovuta ad una attività protettrice sul collagene (Robert et al 1977).
    Gli antocianidi del VM sono stati inoltre testati su un modello animale di danno da ischemia-riperfusione; essi hanno diminuito il numero di leucociti adesi alla parete delle venule, hanno preservato la perfusione capillare e hanno ridotto l'aumento di permeabilità successivo alla riperfusione (Bertuglia et al 1995).
    Dati clinici sull'uso dell'estratto (Bone 1997):
    1. riduzione dell'edema e dei sintomi in caso di sindrome delle vene varicose;
    2. diminuzione o eliminazione dei sintomi di insufficienza venosa: edema, parestesia, dolore, crampi, pesantezza. Aumento della circolazione venosa e linfatica;
    3. riduzione dell'essudato proteico in caso di ulcere varicose;
    4. riduzione delle emorroidi in gravidanza;
    5. diminuzione della perdita microscopica di sangue nelle urine a causa di fragilità capillare renale in modelli animali;
    6. diminuzione dell'emorragia nell'epistassi;
    7. miglioramento della mobilizzazione delle articolazioni in casi di sindrome di Raynaud.

  • Visione, azione sulla

    - Antocianosidi
    Gli antocianosidi sono affini all'epitelio pigmentato della retina ed in particolare alla rodopsina
    (Wegmann et al 1969) e contribuiscono alla sua rigenerazione (Cluzel et al 1970). Possiedono una spiccata azione sull'acutezza visiva, sull’adattabilità al buio e sulla visione notturna (Bone 1997; Jayle e Aubert 1964).

    - Estratto e combinazioni (Bone 1997)
    L'estratto aumenta l’adattabilità al buio e la visione notturna di pazienti miopi e migliora la risposta fotomotoria pupillare in soggetti sani.
    L'estratto associato al b-carotene e al retinolo aumenta la visione in soggetti sani e miopi, aumenta il campo visivo in pazienti con retinite pigmentosa, aumenta la sensibilità in pazienti con emeralopia.
    L'estratto associato al retinolo aumenta la visione in pazienti miopi e in pazienti con glaucoma.
    L'estratto associato alla vitamina E ferma la progressione della formazione della cataratta senile corticale.

    Azione sulla microcircolazione e sulle retinopatie
    L'estratto di VM migliora i sintomi causati dalla diminuzione della resistenza capillare (29), riduce i cambiamenti nella microcircolazione indotti da terapia cortisonica e migliora le retinopatie diabetiche e ipertensive (Bone 1997).

  • Vulneraria

    L'estratto accelera la cicatrizzazione a livello topico anche dopo trattamento con corticosteroidi, in maniera più pronunciata della Centella asiatica (Bone 1997).


Glossario