Olmaria comune

Filipendula ulmaria (L.) Maxim

Farmacologia

    Altre azioni

    Fiori e semi mostrano forte attività anticoagulante.
    Un’applicazione locale di un decotto di fiori ha portato alla diminuzione del 39% nella frequenza di carcinoma squamoso della cervice e della vagina in modelli animali.
    Un unguento contenente Filipendula è stato usato per trattare la displasia cervicale in 48 casi, con 32 risultati positivi e 25 remissioni complete.

    Antinfiammatoria

    Le glicosidi fenoliche come la salicina possiedono gli effetti antipiretici ed antiinfiammatori tipici dei salicilati.
    Il contenuto in derivati dell’acido salicilico e in flavonoidi supporta quindi gli osservati effetti antinfiammatori, analgesici, antispasmodici e antibatterici della droga.

    I salicilati sopprimono la sintesi delle prostaglandine, sostanze importanti nella mediazione del dolore, dell'infiammazione e della febbre, soprattutto agebdo sulle ciclossigenasi, la COX1 (presente inj piatrine, vasi sanguigni e altri organi) e la COX2 (che agisce soprattutto sui tessuti infiammati). A differenza dell'aspirina, che blocca la sintesi delleprostaglandine asttraverso la acetilazione delle ciclossigenasi, in particolare la COX1, con trasferimento irreversibile del gruppo acetilico nell'enzima, i salicilati naturali (come nel caso della betulla) mancano del gruppo acetilico e sono quindi meno efficaci nell'inibire la COX1 (e quindo l'aggregazione piastrinica).

  • Antibatterica

    I tannini sono battericidi in vitro, e gli estratti sia alcolici che acquosi sono attivi (in vitro) contro S. aureus, Streptococcus pyogenes, E. coli, Shigella flexneri, Klebsiella pneumoniae e Bacillus subtilis.

  • Antiulcerogenica

    I decotti di fiori di Filipendula (1:10; 1:20) hanno una dimostrata attività preventiva dell’ulcera indotta da agenti ulcerogeni come aspirina ed etanolo, ed hanno ridotto l’effetto ulcerogenico del legamento del piloro.

  • Immunomodulante

    Un estratto con etilacetato ha mostrato una forte inibizione dell’attivazione della cascata del complemento (percorso classico), inibizione non attribuibile alla presenza di tannini, flavonoidi o salicilati.
    Vari estratti e frazioni hanno inibito, in vitro, la formazione di specie ossigenate reattive da parte di leucociti polimorfonucleati. Anche in questo caso l’attività non sembra dovuta al contenuto in flavonoidi.


Glossario