Pepe rosa

Schinus molle L./Schinus terebinthifolius Raddi

Etnobotanica

Schinus

I frutti, le foglie, la corteccia e la gommoresina sono officinali. La corteccia e le foglie contengono un pigmento giallo (Remington et al. 1918). Infatti, l’oleoresina ottenuta dall’albero, denominata Bálsamo de Misiones, è stata usata come colorante naturale per alimenti, anche se ci sono sospetti sulla sua tossicità.

Le bacche vengono usate per insaporire sciroppi, aceti e varie bevande in Perù; vengono aggiunte ai vini in Cile e sono usate come sostituti (o come adulteranti) del pepe nei tropici .

Praticamente tutte le parti della pianta (foglie, corteccia, frutti, semi, resina) sono state usate a scopo medicinale da qualche popolazione, e questo fin da tempi molto lontani; la pianta viene infatti raffigurata in statue a carattere religioso ed in idoli dei nativi amerindi nell’odierno Cile.

In tutto il Sud e Centro America la pianta viene considerata astringente, antibatterica, balsamica, oftalmica, diuretica, emmenagoga, stomachica, tonica, antivirale e vulneraria.

Vediamo nel dettaglio gli utilizzi delle varie parti della pianta.


Frutto

Il frutto viene usato in Ecuador negli alimenti per insaporirli, e contiene abbastanza zucchero da essere utilizzabile per la produzione di alcol ed aceto.
Viene considerato stomachico, tonico stimolante e diuretico e si suppone utile in caso di affezioni bronchiali ed urinarie (Steinmetz 1954).
E’ usato in tutto il Sud America, da solo o in conbinazione con la foglia, come emmenagogo in caso di amenorrea, e per trattare la dismenorrea. Usato anche come antiedematoso.
In Perù il decotto di foglie e frutti viene assunto per bocca per il trattamento di raffreddore, tosse, asma e reumatismi (Hammond et al. 1998; De Feo, 1992).
Vi è una buona coincidenza tra questi utilizzi popolari e la composizione del frutto, in particolare per il suo olio essenziale (Bernhard et al. 1983; Maffei e Chialva 1990).
Va ricordato che l’olio essenziale del frutto, a prescindere da cosa viene dichiarato ufficialmente, è quasi sempre l’olio essenziale di frutti e foglie insieme.

Adulterante: l’OE di Schinus molle è stato e viene usato in India ed Indonesia come adulterante dell’olio essenziale di Piper nigrum e di Piper cubeba.

Bevande: i nativi delle Ande producono un beveraggio leggermente alcolico, detto chicha de molle, a partire dai frutti. In Messico viene usato come ingrediente del famoso pulque. Sturtevants (Hedrick 1919) riporta l’utilizzo nella preparazione di una bevanda (in Perù) o di un vino rosso (in Cile) molto riscaldanti a partire dalle bacche. I frutti vengono anche usati per preparare aceto o sciroppi.

Corteccia
La corteccia ha proprietà astringenti e balsamiche, e viene usata in decotto per diarrea, emoptisi e reumatismi. Nell’Amazzonia Brasiliana il decotto di corteccia viene usato come purgante, ed un decotto di corteccia e foglia come stimolante e antidepressivo

Oleo-gommo-resina
Le lesioni alla corteccia dell’albero producono un’essudato resinoso (una gommoresina detta resina Molle o Mastice Americano) composta dal 40% di gomme, del 60% di resine e da una piccola % di olio essenziale.. La gommoresina forma gocce bianco latte di dimensioni variabili, che con il tempo cambiano di colore per diventare giallo rossicce; masticandole si ammorbidiscono e rilasciano un sapore aspro ed amaro, con un retrogusto di cubeba, ed un odore sgradevole (Anonimo 1885).
Si usa come purgante o per masticare, e in Uruguay viene usata per il controllo della fertilità. L’infuso topico è usato in Perù come cicatrizzante, per il mal di denti e di reumatismi, ed anche come purgante.


Foglia
Le foglie, masticate, servono come rimedio per problemi di denti e per ulcere atoniche delle gengive.
Il decotto viene usato in Argentina per stimolare le mestruazioni in caso di amenorrea, per il dolore della dismenorrea, per trattare tosse e raffreddore, infezioni del tratto respiratorio ed urinario, diarrea. Importante anche come rimedio cardiovascolare in caso di ipertensione e aritmie, e come tonico.
A livello topico l’infuso viene usao come antinfiammatorio, antisettico e vulnerario, e per le oftalmie. In Sud Africa si usa per raffreddore, ipertensione, depressione ed aritmie.
Sturtevants (Hedrick 1919) riporta l’utilizzo dello Schinus da parte dei nativi americani del Nord America nella preparazione di vini medicati a partire dai ramoscelli.
Le foglie contengono un olio essenziale che fuoriesce facilmente (dopo una pioggia l’aria è satura di fragranza) e che è stato usato con successo in caso di gonorrea al posto del Piper cubeba.
Qualche autore dichiara che durante alcune crisi di produzione di OE di Patchouli, l’OE di foglia di Schinus è stato usato come adulterante, ma tale affermazione è poco credibile a causa della evidente differenza in aroma tra i due prodotti.


Analisi dei dati etnobotanici
I paesi nei quali la pianta è un importante elemento della medicina popolare sono: Brasile, Messico, Perù, Argentina, Colombia, Paraguay, Uruguay, e al di fuori delle Americhe, Turchia e Sud Africa.

Dall’analisi comparativa delle indicazioni etnobotaniche risulta che quelle più condivise tra le diverse aree geografiche, anche distanti tra di loro, sono: reumatismi, costipazione, diuresi, ferite, tonificazione generale, problemi gastrici.
Altre indicazioni importanti, ma tutte concentrate in Sud America (e quindi possibilmente derivanti tutte da una stessa tradizione) sono: disordini urogenitali, tosse, dismenorrea, diarrea, bronchite, malattie veneree.

Se invece andiamo a vedere quali siano le aree di intervento più comuni, a prescindere dalla zona geografica, troviamo che ai primi posti ci sono: i reumatismi; i problemi respiratori, ed in particolare tosse, raffreddore, influenza e bronchite; i disordini del tratto gastrointestinale come diarrea, costipazione e mal di stomaco; i disordini mestruali (amenorrea, dismenorrea); le ferite o le emorragie. meno comuni ma sempre importanti aree di intervento sono poi i problemi olftalmici e le infezioni delle vie urinarie.

Al giorno d’oggi le foglie e la corteccia sono ancora usate in Brasile per problemi cardiaci (ipertensione e aritmia), infezioni, problemi mestruali, tumori e infiammazioni.
La tintura o l’estratto fluido ottenuti dalla corteccia sono usati internamente come tonico stimolante ed astringente, ed esternamente per reumatismo, gotta e sifilide.


Glossario