Rabarbaro Cinese

Rheum officinale Baillon

Farmacologia

Farmacodinamica

A differenza delle altre droghe ad antrachinoni, il Rabarbaro esplica una attività più complessa e varia. Esso infatti è sia un lassativo che un astringente ed esplica attività antiinfiammatoria, antimicrobica, antitumorale e ipotensiva.
In piccole dosi il Rabarbaro risulta infatti astringente, mentre una volta superato un certo dosaggio diviene un catartico.
Responsabili di questa gamma di attività sono gli altri componenti del fitocomplesso a parte gli antrachinoni: i flavonoidi e i tannini.

I composti responsabili per l’azione lassativa della droga sono i derivati dell’1,8-diidrossi-antracene.
Il modo di azione ipotizzato per i derivati dell’idrossiantracene è il seguente: i glicosidi ingeriti vengono idrolizzati a livello gastrico e danno agliconi liberi; questi vengono assorbiti a livello del ceco e subiscono la gluco-coniugazione a livello epatico. Il 90% viene escreto nel colon dove è idrolizzato da beta-glucosidase per dare antrachinoni liberi, che vengono poi ridotti ad antroni.
Gli antroni sono responsabili per l'azione catartica, anche se l'esatto meccanismo non è ancora chiaro. L'effetto finale è di aumentare le contrazioni muscolari e il contenuto in acqua dell'alvo intestinale. E' probabile che i meccanismi in azione siano vari e diversi e che coinvolgano sia un’diminuito assorbimento dell'acqua che un’aumentata secrezione.

Le ipotesi proposte sono:
- stimolazione delle terminazioni nervose a livello della mucosa e submucosa intestinale;
- un aumento del livello di cAMP negli enterociti;
- aumento della permeabilità delle cellule endoteliali dell'intestino crasso;
- inibizione della Na, K-ATPase nell'epitelio intestinale;
- azione sulla biosintesi proteica con rilascio di prostaglandine che causano una aumentata irritabilità delle cellule della muscolatura liscia.

Alcuni studi recenti hanno mostrato una attività antivirale degli antrachinoni.


Glossario