Salvia

Salvia officinalis L.

Farmacologia

Farmacodinamica

Studi in vitro
Gli estratti di Salvia sono antibatterici, fungistatici e virustatici, azioni dovute in gran parte alla presenza di oli essenziali (anche se pure gli acidi fenolici salvina e salvina monometil etere sono attivi contro lo Staphylococcus aureus, e l’acido carnosolico inibisce la HIV-1 protease).
Gli estratti sono inoltre carminativi e antispasmodici, coleretici, antiipertensivi, astringenti, mucolitici e antiidrotici.
L’azione antiidrotica, che si supponeva dovuta ad un’azione di tipo ormonale, sembra invece dipendere da altri fattori.
Un estratto acquoso di Salvia lavandulifolia ha mostrato attività ipoglicemica in modelli animali.
L’acido rosmarinico è un potenziale trattamento per lo shock settico, dato che sopprime l’attivazione del complemento indotta da endotossine, la formazione di prostaciclina, entrambe le fasi ipotensive, la trombocitopenia ed il concomitante rilascio di tromboxano Az.
Esso è inoltre un antinfiammatorio.

Studi clinici
In vari studiaperti la salvia ha ridotto la produzione di sudore in pazienti con iperidrosi (3-5 grammi foglia al giorno).
In uno studio aperto durato tre mesi, un prodotto contenente estratti di salvia e Medicago sativa ha ridotto i sintomi della menopausa come vampate e sudorazione notturna, forse tramite un meccanismo antidopaminergico centrale.


Glossario