Uva ursina

Arctostaphylos uva-ursi (L.) Spreng.

Descrizione

Tassonomia

Magnoliophyta
Magnoliophytina
Magnoliatae
Dilleniidae
Ericanae
Ericales
Ericaceae Juss. sottofamiglia: Arbutoideae


Classificazione A.P.G.: Core Tricolpates (core eudicots) Ericales Ericaceae

Etimologia
Arctostaphylos: dalla combinazione dei termini greci arktos (orso) e staphyle (uva) = uva o bacca dell’orso
Uva-ursi = dalla combinazione dei termini latini uva (grappolo) e ursus (orso) = uva o bacca dell’orso

Descrizione macroscopica
Suffrutice/arbusto sempreverde, alto dai 15 ai 30 cm; radice lunga e fibrosa; lunghi fusti striscianti e qua e là radicanti, con molte brevi ramificazioni ascendenti, pelose fino a che giovanissime; corteccia decidua e liscia; foglie lunghe 15-20 mm e larghe 5-8 mm, alterne, persistenti, coriacee, carnose, ovali o ovali-spatolate o spatolate, acute alla base, con picciolo corto, glabre (pubescenti nelle piante giovani), intere, con margine leggermente revoluto, la pagina superiore mostra venature depresse, quella inferiore è distintamente reticolata; fiori ermafroditi raccolti in piccoli grappoli terminali compatti, ripiegati in basso. Colore bianco-roseo, a forma di piccole campanelle a margini appena dentati, ipogini, con alla base una brattea corta ed acuta e due minuscole ai lati; ogni fiore ha calice di 5 sepali rossastri, una corolla bianco-rossastra a orciolo e gamopetala ma divisa ai margini in 5 brevi segmenti riflessi, trasparente ala base, pelosa all’interno, 10 stami brevi leggermente aderenti alla base della corolla, con antere bilobate, e un pistillo sincarpico a 5 carpelli. Lo stilo è semplice e più lungo degli stami; i frutti sono drupe globose, liscie, rossastre di 4-6 mm di diametro, con polpa secca, farinosa ed insipida, contenente 5 semi angolari. Come in molte specie delle Ericaeae, si possono trovare drupe a differenti stadi di maturazione sulla stessa pianta.


Adulterazione (Remington et al. 1918, Bone 2004, Sayre 1917, CPSGB 1911)
Sono possibili sostituzioni o adulterazioni con altri membri delle Ericaceae, in particolare con Vaccinium vitis-idea L. e V. ulginosum L., ma anche con V. myrtillus L., Gaultheria procumbens L., Arctostaphylos alpinus (L.), Buxus sempervirens L: Leiophyllum buxifolium Elliott; Oxydendron arboreum De Candolle, e Epigaea repens.
Quste adulterazioni possono essere riconosciute se si ricorda che le foglie dell’uva ursina sono reticolate nella pagina inferiore, a differenza di tutte le altre specie (ed in particolare di Vaccinium vitis-idea L., che ha la pagina inferiore punteggiata).
Le foglie sono inodori, a parte quando vengono polverizzate, nel qual caso emanano un aroma di fieno di qualità, e in bocca hanno una reazione astringente e amara, che gradatamente scema in un sapore di liquirizia.


Glossario