Enula campana

Inula helenium L.

Farmacologia

Farmacodinamica

L'inulina, presente in molte specie delle Asteraceae, fu isolata per la prima volta da Inula nel 1804.

La pianta in toto ha un effetto espettorante stimolante e moderatamente antisettico. La parte volatile è parzialmente responsabile per questa azione, in particolare nei casi di tubercolosi.

L'alantolattone, l’isoalantolattone e i lattoni sesquiterpenici possiedono attività secretolitiche, espettoranti e antitossive.
In aggiunta, essi sono antiinfiammatori, antibiotici e potenzialmente immunostimolanti.

L’elenina è stata utilizzata nel passato come antelmintico.
Una specie vicina (Inula viscosa) ha mostrato attività antipiretica, probabilmente associata alla presenza di 1,4-dimetil-azulene (50%) e camazulene (35%). La presenza di 1,8-cineolo supporta le supposte proprietà balsamiche della pianta.

L’ispidulina causa il rilassamento della muscolatura liscia, probabilmente interferendo con il legame del Ca2+ al recettore per il Ca2+.


Glossario