Viburno

Viburnum prunifolium (Endl.) Rehder

Etnobotanica

Una pianta originaria degli Stati Uniti, utilizzata da tempo immemore dai nativi americani e riscoperta dai pionieri. I nativi americani la utilizzavano per dismenorrea, prevenzione dell’aborto, antispasmodico post-partum e per l’asma.
Venne utilizzata per prima dai Thomsoniani, ma la sua fama crebbe con l’utilizzo da parte degli Eclettici.
Scudder dichiara che era considerato negli Stati del sud come uno specifico contro l’aborto e che era pratica comune dei proprietari terrieri far bere alle proprie schiave una tazza di infuso al giorno durante la gravidanza per prevenire l’aborto procurato utilizzando il Gossypium.
Felter e Lloyd, nel King's American Dispensatory, sottolineano l’utilità del rimedio per i disturbi della sfera femminile e riportano il suo utilizzo in varie preparazioni composite:
1. Cordiale di Helonias:
- Helonias dioica;
- Viburnum opulus;
- Caulophyllum thalictroides;
- Mitchella repens.
2. Celerina:
- Apium graveolens;
- Cola nitida;
- Erythroxylon coca;
- Viburnum;
- piante aromatiche.
3. Cordiale di Viburno:
- V. prunifolium cortex fresca 20
- Prunus serotina 40
- Cinnamomum zeylanicum 10
- Sizygium aromaticum 5
- zucchero
- alcol
- acqua
Non c’è dubbio che l’utero fosse l’organo più influenzato dal Viburno, secondo gli Eclettici, e veniva utilizzato per ridurre l’eccessiva irritabilità uterina. Il King’s cita come indicazioni i dolori spasmodici della dismenorrea come i dolori associati alle gambe e alla schiena; nel caso il disturbo fosse associato a menorragia, il Viburno, con la sua astringenza, avrebbe aiutato anche per questo disturbo. D’altro canto, veniva utilizzato anche nei casi di amenorrea giovanile.
Un’altra indicazione erano le condizioni congestive ed irritative della zona pelvica, con leucorrea ed infiammazione.
L’attività antispasmodica si esercitava anche sugli altri visceri, per cui il rimedio veniva utilizzato come tonico gastrointestinale.
Le indicazioni specifiche nel Kings’ sono:
- irritabilità uterina e iperestesia;
- aborto minacciato;
- coliche uterine;
- dismenorrea con amenorrea;
- dolore severo a livello lombare;
- dolori mestruali spasmodici;
- dolori post-partum;
- singhiozzo ostinato.


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