Arnica

Arnica montana L.

Utilizzo

  • Muscolo-scheletrici, disturbi

    Esternamente è una delle piante officinali più conosciute per il trattamento di: contusioni, dolori articolari, edema con fratture, iperestensioni, artriti, borsiti, mialgie ed ematomi. L’Arnica agisce sulla vascolatura dei microcapillari, aiutando una miglior perfusione e drenaggio dell’area, contribuendo quindi al ricambio sanguigno, alla rimozione di metaboliti infiammatori e alla risoluzione dell’infiammazione. Non ha una azione direttamente analgesica né direttamente controirritante (come ad esempio per le piante a resine o oli essenziali), e la sua azione è quindi più lenta.
    Visto l’alto potere allergenico dei costituenti della pianta, è assolutamente sconsigliato l’uso su pelle lesionata. In genere, se l’utilizzo della pianta causa un aumento dell’irritazione, smettere subito.
    Come sempre con le piante medicinali vi è bisogno di una considerazione rischi/beneficio. In caso di artrite reumatoide può essere sopportabile una leggera e temporanea recrudescenza dello stato infiammatorio se questo può servire a migliorare lo stato generale dell’articolazione.
    L’uso esterno su pelle intatta è comunque molto sicuro.
    E’ però una pianta “calda” per cui va usata per problemi articolari “freddi”, dolori che peggiorano con il movimento e migliorano con il riposo. In caso di dolore continuo, altri sono i rimedi indicati.


  • Glossario