Angelica
Angelica archangelica L.
Utilizzo
- Introduzione agli usi
- Gastrointestinali, disturbi
Tutta la pianta (semi, radici e foglie) è attiva sul sistema gastrointestinale (Moore è dell'opinione che i semi siano i più attivi). Viene quindi usata per dispepsia acida e/o flatulenta, dolore allo stomaco, gonfiore addominale, nausea e vomito, coliche e crampi intestinali con gonfiore e borborigmo. Vista la sua azione tonica è indicata in caso di debilitazione e anoressia nervosa.
- Muscolo-scheletrici, disturbi
Usata sia esternamente con fomente delle foglie o impacchi delle radici, sia internamente, come rimedio per i disordini reumatici, grazie alla sua azione antiinfiammatoria e revulsiva esternamente, e dolcemente alterativa internamente.
- Respiratori, disturbi
Viene utilizzata per i disordini del tratto respiratorio per la sua azione espettorante stimolante, utile per risolvere condizioni congestive e catarrali, tosse e bronchite, e per la sua azione antispasmodica, in caso di asma, in particolare quando sia psicogena o quando vi sia una dimensione emotiva, e di bronchite asmatica Non è molto potente e quindi va assunta varie volte durante la giornata. Utile anche per disordini meno seri come raffreddore e tosse. Nel passato è stata anche utilizzata per la pleurite (uso ora superato). L'azione diaforetica risulta utile quando vi sia bisogno di stimolare la sudorazione in caso di febbre “secca” che non si risolve.
- Urogenitali, disturbi
La sua azione antispasmodica ne fa un buon rimedio per crampi mestruali e sindrome premestruale con sintomi di tipo colonico - costipazione, cattiva digestione dei grassi, emorroidi. Usata, ma è un rimedio secondario, per la cistite.
Come pianta medicinale viene descritta come: carminativa, amara aromatica (Weiss la descrive come il punto di passaggio dagli aromatici puri alla Artemisia absinthium), antispasmodica, diaforetica, diuretica ed espettorante.
Glossario