Biancospino

Crataegus monogyna Jacq.; Crataegus laevigata (Poir.) DC.

Utilizzo

Utilizzi vari

La straordinaria complessità chimica del Crataegus, insieme alla sua quasi completa non tossicità, lo rendono un rimedio gentile ma potente allo stesso tempo, la cui azione sul cuore è molto completa e supportiva. L'azione rilassante sulla muscolatura liscia delle coronarie, la vasta attività antiossidante e la leggera azione sedativa agiscono in sinergia per diminuire il carico di lavoro sul cuore diminuendo la resistenza al flusso ematico, aumentando la perfusione e l’ossigenazione del miocardio e diminuendo il fabbisogno di ossigeno. Secondo Weiss, l'azione principale di Crataegus è sull'ambiente e sulle condizioni di lavoro del cuore piuttosto che sul miocardio stesso. I benefici della sua azione possono essere valutati solo nel lungo termine, dato che la sua azione è principalmente di ripristino della funzione generale cardiaca. E' uno specifico per l'angina e per problemi alle coronarie. Utile in caso di ipertensione arteriosa e, grazie al suo contenuto in bioflavonoidi, per atero- e arteriosclerosi. Sembra esercitare un effetto normalizzante abbassando la pressione alta ed alzando la pressione bassa. Come riporta la ricerca sopra citata, Crataegus è utile in casi di moderata insufficienza cardiaca congestiva e aritmie. Un utile metafora per il Biancospino è quella che lo vede come un “cibo” per il cuore, dato che ottimizza il flusso ematico nel circuito coronarico e quindi in generale migliora la funzionalità cardiaca, specialmente quando la funzionalità sia compromessa come nell'insufficienza cardiaca. Weiss lo raccomanda per le aritmie cardiache, spesso in combinazione con la Convallaria. Esercita una azione tonica sull'endotelio dei vasi sanguigni e può essere usato in combinazione per problemi venosi oltre che arteriosi.

Possibili utilizzi non ancora confermati:
- enfisema;
- cancro al polmone;
- longevità.


Glossario