Curcuma

Curcuma longa L.

Etnobotanica

"Dioscoride ne fa menzione e nel 1450 si ritrova in una lista di piante in vendita a Francoforte, insieme a Zedoaria e Zenzero, ma registrata come un tipo di Cyperus (Fluckiger - Die Frankfurter Liste - Halle 1873 p 11). Garcia d'Orta (1563) la descrive come Crocus Indicus." (Fluckiger & Hanbury 1885)

La Curcuma è l’ingrediente più importante del curry e viene usato molto comunemente nel cibo sia per il suo sapore che per il suo colore. Nei sistemi medici cinese e ayurvedico è usato come antiinfiammatorio e nel trattamento di molte condizioni come flatulenza, ittero, difficoltà mestruali, sangue nelle urine, emorragie, mal di denti, contusioni e coliche. Esternamente viene applicato per ridurre dolore e infiammazione.
In particolare, in MTC la Curcuma è considerata una pianta pungente, amara e calda, che rafforza il sangue e promuove la circolazione del qi, e che stimola le mestruazioni e riduce il dolore.
Le indicazioni più importanti sono: 1. stagnazione del qi e del sangue con male al precordio, dolore ipocondriaco e addominale; 2. sindrome ostruttiva di tipo vento-umido con rigidità del collo, dolore alle spalle e problemi motori agli arti.


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