Timo

Thymus vulgaris Benth.

Farmacologia

    Farmacodinamica
    Farmacocinetica

    Uno studio sul metabolismo del timolo e del carvacrolo in modelli animali indica che l’escrezione urinaria dei metaboliti è rapida. Anche se una certa quantità di entrambi i composti è stata escreta senza essere stata metabolizzata, oppure come coniugati del glucoronide o del solfato, è stata rilevato un alto livello di metaboliti ossidativi.

  • Antiallergica e antinfiammatoria

    L’acido rosmarinico inibisce il percorso classico del complemento e quindi la immunoemolisi degli eritrociti in vitro.
    In modelli animali la supplementazione di acido rosmarinico ha inibito l’anafilassi cutanea passiva.
    Il timolo inibisce la chemotassi neutrofilica in vitro.
    L’olio di Timo inibisce, in vivo, la sintesi di prostaglandine.

  • Antibatterica

    L’olio essenziale è senza dubbio la frazione più importante per questa attività.
    Il timolo (più efficace) e il carvacrolo (meno efficace) sono fortemente antibatterici ed agiscono per perforazione della membrana cellulare. E' stata dimostrata azione sinergica tra carvacrolo e timolo. L'o.e. è estremamente attivo sui batteri; inibisce o uccide E. coli, Lysteria monocytogenes e molti altri batteri in 1 parte in 800. L'o.e., in 1 parte su 500, inibisce il Clostridium botulinum. Anche i vapori di o.e. sono fortemente antibatterici.

  • Antimicotica

    Timolo e carvacrolo e o.e. di Timo (CT non specificata) sono buoni fungitossici e fungistatici di ampio spettro (Cryptococcus neoformans; Penicillium spp; Aspergillus flavus).
    L’olio essenziale è molto efficace contro 8 differenti ceppi di dermatofiti e contro vari funghi (Rhizoctonia solani; Pythium ultimum var. ultimum; Fusarium solani; Colletotrichum lindemuthianum).

  • Antiossidante

    L’estratto metanolico del Timo ha forti attività scavenging degli idrossi radicali, in vitro.
    Sia la frazione volatile che quella flavonoidica hanno dimostrato di esercitare una azione antiossidante.
    Il timolo, il carvacrolo e il paracimen-2,3-diolo hanno dimostrato ottima attività antiossidante in vitro (il paracimen-2,3-diolo risulta il più forte).
    L’acido rosmarinico inibisce la lipoperossidazione, diminuisce la produzione di superossidi e inibisce gli effetti ossidativi di composti esogeni. Un altro composto flavonoidico ha dimostrato attività antiossidante in vitro.

  • Antispasmodica

    Il timolo, il carvacrolo e l’olio essenziale in toto hanno dimostrato un effetto rilassante sulla trachea e sull’ileo, e inibiscono le contrazioni fasiche dell’ileo. Ma l’olio essenziale ed i suoi componenti non sono i soli responsabili dell’attività antispasmodica del Timo; infatti, degli estratti di Timo essiccato a bassissimo tenore di timolo e carvacrolo hanno mostrato comunque una attività antispasmodica in vitro. E’ probabile che i flavonoidi siano in parte responsabili di questa attività, bloccando l’influsso di ioni Ca.

  • Stimolante

    Secondo lo studio di Torri sulla variazione contingente negativa (CNV) l’olio essenziale di Timo dovrebbe essere uno stimolante del SNC.


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