Tè verde

Camellia sinensis (L.) Kuntze

Tossicità

Valutazione AHPA: solo per il te nero (fermentato) l’AHPA sconsiglia l’utilizzo di dosi eccessive e per periodi prolungati. Si ricorda comunque che il te verde (non fermentato) è la seconda bevanda più bevuta al mondo dopo l’acqua.

Gravidanza
Nessun dato specifico. La caffeina passa la placenta, ed è stata debolmente associata a peso ridotto alla nascita, parto prematuro e perdita del feto in esseri umani.

Allattamento al seno
Nessun dato specifico. La caffeina passa nel latte materno al 50% della concentrazione del plasma materno.

Reazioni avverse
Quantità superiori alle 5 tazze di te al giorno (equivalenti a 300 mg di caffeina) sono da considerarsi una overdose. Assunzioni superiori a questi livelli possono portare a effetti collaterali quali irrequietezza, tremore, aumentata eccitabilità dei riflessi.
Dosaggi giornalieri a lungo termine oltre a 1.5 gr di caffeina possono indurre irritabilità, insonnia, palpitazioni, vertigine, vomito, diarrea, perdita di appetito e cefalee. Emesi e spasmi addominali sono sintomi di una potenziale overdose di caffeina.

Controindicazioni
Le seguenti controindicazioni sono puramente speculative e basate su inferenze a partire dal contenuto in metilxantine degli estratti di tè:

Bambini piccoli, può causare riduzione dell’assorbimento di ferro a causa del contenuto in tannini (il problema si presenta in particolare con il te nero, con contenuto elevato in tannini) e conseguente anemia sideropenica microcitica.

Allattamento al seno, dosi eccessive, per evitare che la caffeina venga assunta in eccesso dal lattante.

Gravidanza, dosi eccessive.

Uso prolungato, per evitare effetti colaterali tipici del caffeinismo.

Disordini ansiosi o depressivi, dosi eccessive.

Cardiopatie, dosi eccessive

Ulcera duodenale

Patologie renali


Glossario